Arriva dal consigliere regionale lombardo Fabio Rolfi, vice capogruppo della Lega al Pirellone, una nuova proposta di legge per aiutare a distinguere gli annunci delle case vacanza regolari da quelle abusive: pubblicare nel testo dell’annuncio, qualunque sia il mezzo utilizzato per la promozione, il Cir, Codice Identificativo di Riferimento di ogni unità ricettiva.

“Ogni privato che effettua la segnalazione di inizio attività della propria unità ricettiva – spiega Rolfi – ottiene un numero di protocollo identificativo che è unico per ciascuno e che agli occhi del comune di riferimento identifica con certezza la regolarità dell’alloggio. In questo modo sarebbe estremamente semplice distinguere tra appartamenti in regola e appartamenti che stanno evadendo le tasse”.

“Questo testo -prosegue Rolfi- nasce per la gran mole di sommerso che sta emergendo nel settore. Stando a quanto risulta dai rilevamenti della Regione, alla fine del 2017, sarebbero presenti 3.473 alloggi censiti e registrati, adibiti agli affitti per brevi periodi, una cifra che confligge pesantemente con i dati in possesso di Federalberghi, che ad aprile 2017 aveva contato oltre 25mila alloggi presenti solo sul portale Airbnb: sussiste quindi “una forte concorrenza sleale verso gli altri operatori turistici, come bed&breakfast, alberghi ma anche nei riguardi di privati che affittano le abitazioni alla luce del sole, pagando le tasse dovute”.

Gli emendamenti presentati, che andrebbero a modificare la legge 27/2015 che ha riformato le politiche in materia di turismo e ricettività della regione Lombardia, se approvati, andrebbero in vigore a partire dal 1° settembre 2018 e sanzionerebbero chi non si adegua con multe dai 500 ai 2500 euro per ogni annuncio pubblicato.

La proposta ha già raccolto l’applauso di ATR, l’associazione degli albergatori milanesi in seno a Confesercenti: “E’ una regola che tutela i consumatori – spiega il presidente Rocco Salamone – e che garantirebbe in maniera semplice la verifica della regolarità di un annuncio. In questo modo verrebbe tutelato dalla concorrenza sleale anche chi dà in locazione un appartamento con tutte le carte in regola”.

L’approvazione definitiva della proposta di legge da parte dell’Aula del Consiglio regionale è prevista nel corso della settimana.