Al via l’Anno dei Borghi: oltre 1.000 nuove destinazioni per l’offerta italiana

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Ufficialmente inaugurato l'Anno dei Borghi. Sono più di 1.000 i paesi che si cercherà di far conoscere meglio, al mercato italiano e soprattutto internazionale. Nella foto, San Gimignano

Altro che Venezia, Roma e Firenze. L’Italia ha oltre 1.000 nuove destinazioni, scrigno di incredibili tesori di arte, storia e natura. Sono i borghi a cui il Ministero dei Beni culturali e del turismo ha dedicato il 2017, ora ufficialmente al via.

Finanziato con oltre un milione di euro, l’Anno dei Borghi vede accanto al Ministero 18 Regioni, oltre alle associazioni e agli operatori. Una squadra al gran completo, quindi, pronta ad agire secondo un’unica strategia di valorizzazione dei borghi italiani con l’obiettivo di una promozione turistica capace di creare occupazione.

“I borghi si spopolano perché non c’é lavoro – ha infatti sottolineato il ministro Dario Franceschini – ma se si creano occasioni di occupazione, come dimostra la bellissima esperienza degli hotel diffusi, tornano anche le persone e i giovani”. Il ministro ha dunque annunciato che “l’Amministrazione sta lavorando per realizzare, a maggio, gli Stati generali dei borghi, in modo che l’Anno dei Borghi diventi una grande sfida nazionale, capace di dare frutti molto importanti al territorio”. In programma anche “tante iniziative per raccontare tradizioni e cultura di luoghi meravigliosi”.

Dopo il 2016 Anno nazionale dei cammini, che si è concluso all’insegna di “un grande successo, anche di numeri, era naturale che il 2017 fosse l’anno dei borghi, che sono un patrimonio straordinario del nostro Paese”, ha detto Franceschini.

Come riporta l’Ansa, il progetto punta a far conoscere i borghi al mercato nazionale, ma ancor più internazionale, in una suddivisione per club di prodotto: i Borghi d’Italia, i Borghi Storici Marinari, i Borghi delle terre Malatestiane e del Montefeltro, i Paesaggi d’autore.