Alitalia, c’è il sì all’aumento di capitale

L’assemblea di Alitalia ha approvato il bilancio 2013, senza però diffondere i numeri della perdita che, secondo i rumors, si aggirerebbe intorno a circa 569 milioni di euro e l’aumento di capitale fino a un massimo di 250 milioni di euro da offrire in opzione ai soci. Somma che dovrebbe garantire la sopravvivenza della società fino alla conclusione dell’accordo con Etihad. La data di esecuzione dell’aumento di capitale non è stata ancora decisa e solo più avanti si capirà chi dei soci avrà e se le Poste avranno versato la quota di loro competenza. L’assemblea ha inoltre nominato il nuovo Collegio sindacale, che sarà in carica per il triennio 2014-2016 e composto da Giovanni Barbara, presidente, Tommaso Di Tanno, sindaco effettivo, Graziano Visentin, sindaco effettivo, Domenico Busetto, sindaco supplente e Anna Maria Bonanno, sindaco supplente. E’ stata infine riconfermata per il triennio 2014-2016 la Deloitte & Touche quale revisore dei conti della compagnia. Al momento, resta ancora da affrontare il dossier Etihad.

Lato ex-socio forte della compagnia italiana, ovvero Air France-Klm, un tempo al 25% dell’aerolinea, arriva invece un no, atteso, all’aumento di capitale. Lo ha detto in conference call lo stesso ceo del vettore, Alexandre de Juniac. Al momento il vettore franco-olandese è a quota 7%. Dalla relazione semestrale sui conti Air France-Klm è emersa tra gli accantonamenti “una perdita di valore di 21 milioni di euro sui titoli Alitalia, quale risultato della conversione delle obbligazioni sottoscritte nel dicembre 2013 nell’ambito della ristrutturazione finanziaria di Alitalia, al fine di portare questa partecipazione al ‘fair value'”. Il gruppo, si legge nella relazione,  non detiene quindi più i titoli Alitalia a patrimonio netto, ma li contabilizza tra gli ‘altri attivi finanziari’, senza dare ulteriori dettagli.