Alitalia-Etihad stretta finale. Decisione entro il 31 marzo

300 milioni per avere il 40% del vettore. Questa la cifra sulla quale si starebbe lavorando per l’entrata di Etihad Airways nell’azionariato di Alitalia. Un’operazione che, secondo quanto affermato dal Ministro delle infrastrutture e dei Trasporti Maurizio Lupi oggi al question time alla Camera, dovrebbe chiudersi “entro il 31 marzo”. Lupi ha sottolineato come “fino ad oggi i punti di riqualificazione del piano industriale presentato sono stati rispettati e i privati hanno sottoscritto l’accordo di programma”, e che ha chiesto al ceo del vettore emiratino, James Hogan, “i dettagli del loro piano per conoscere le prospettive di sviluppo di questa partnership”. In quanto, secondo Lupi, “La funzione che il governo deve svolgere nella trattativa tra due soggetti privati è quella che gli compete , ovvero una funzione strategica, con la verifica di alleanze che siano coerenti con l’interesse del Paese, la verifica del piano industriale, tutela dello sviluppo occupazionale, sviluppo complessivo del sistema aeroportuale. Per il resto spetta ai privati”. Un ruolo di “facilitatore” che sembra aver assunto anche da Luca Cordero di Montezemolo, da più parti indicato come il nuovo Presidente di un’Alitalia targata Etihad. Dal salone dell’auto di Ginevra il presidente della Ferrari, che ad Abu Dhabi ha diversi interessi, tra cui anche il primo, e finora unico, Parco dei divertimenti dedicato al Cavallino Rampante, il Ferrari World, ha infatti detto che “Il mio ruolo è favorire un accordo. Mi fa piacere anche dare una mano, fare il meglio per il mio Paese, favorire un potenziale accordo che sarebbe importante per l’Italia”. Italia che, secondo la ricostruzione fatta dal Fatto Quotidiano, dovrebbe però tirare fuori altri quattrini dopo i 5 miliardi sborsati per salvare l’Alitalia poi consegnata dal governo Berlusconi in mano alla cordata dei “volenterosi” patrioti: circa 210, cifra che comprenderebbe l’aiuto di 75 milioni arrvato dalle Poste, con capitale, ameno fino alla parziale privatizzazione, in amno allo Stato, 61 milioni di incentivi pubblici al settore aereo da parte dell’Enav e 128 milioni di ammortizzatori sociali se non si troverà l’accordo con i sindacati sul taglio del costo del lavoro.