Cina: le montagne del tè (e della meditazione)

La patria del trekking in Cina è il monte Wuij

Si atterra in un aeroporto militare dove fanno bella mostra di sé sotto gli hangar una sfilza di Mig e di Sukhoi da combattimento, per visitare il Wuyishan, zona montuosa all’interno del Sud della Cina, famosa per le coltivazioni del miglior tè del paese, il Dahongpao. Una zona sconosciuta ai più ma che racchiude, come in uno scrigno segreto, una serie di gioielli. Su cui punta anche l’ente del turismo cinese, che può anche avvalersi di una serie di nuovi alberghi in costruzione, o appena terminati, realizzati per gli uomini d’affari che si recano nella regione, tra cui molti buyer di tè,  dei quali possono approfittare anche i turisti. Tra i quali  gli  amanti del trekking rimarranno entusiasti del monte Wuyi con i suoi sentieri scavati nella roccia, in massima sicurezza, le piantagioni di tè situate in un parco nazionale che presenta Budda giganti e caverne mozzafiato, nonché un fiume percorribile anche con le imbarcazioni tipiche della zona, fatte con canne di bambù. Incredibile, e non c’è aggettivo usato in maniera così pertinente, è poi lo spettacolo Impressione di Dahongpao, ispirato al tè della  zona, e curato dallo stesso creatore della cerimonia di apertura delle Olimpiadi di Pechino. Con la stessa maestosità, utilizzando un centinaia di attori, una platea girevole, ebbene sì, la platea non il palco,  e come scenografia una città ricostruita da una parte e gli sfondi naturali, lago, montagna e terrazzamenti, dall’altra. Insomma un luogo dove poter  dire “io ci sono stato”, bere un ottimo tè e lasciarsi ispirare dai tempi e tempietti disseminate sulle montagne del suo parco naturale.