Con GoEuro si viaggia con tutti i mezzi. Anche in Italia

Naren Shaam, founder e ceo di GoEuro.

Gli stati Uniti d’Europa sono bel lungi da essere tali. Soprattutto nel settore di trasporti. Ecco perché Narem Shaam ha scelto il Vecchio Continente, e Berlino in particolare,  per lanciare la sua start Up, GoEuro, che, in soli 18 mesi, è operativa in sette paesi  direttamente e in cinque con alcuni servizi. L’ultimo mercato in cui è sbarcato è appunto l’Italia, dove si è presentato oggi a Milano, e dove l’abbiamo incontrato noi di WBM, e che abbiamo seguito in questo ultimo anno nel suo sviluppo (leggi qui).

“L’Europa vede una proliferazione di società che si occupano di trasporto ferroviario e di bus operator, con al concorrenza arrivata nel settore e con la nascita di nuovi attori, e noi integriamo la loro offerta con quella dei voli, che già esiste e dove non vediamo grandi spazi di innovazione, e con il trasporto in auto. Con autonoleggi, auto privato e nel futuro, perché no, anche con realtà come BlablaCar” spiega Shaam che sottolinea come dopo l’Italia l’intenzione è di aprire anche in “Francia, Austria, Svizzera, Portogallo e Svezia, dove abbiamo già delle proposte, più la Polonia”. Nuovi paesi ma anche nuove realtà di trasporto “lavoriamo con 150 partner ma sono in continua crescita – dice Shaam -. Oltre a BlaBlaCar o similari pensiamo anche ai traghetti. E, naturalmente, continuiamo ad arricchire le tipologie di operatori già presenti. In Italia, ad esempio, ci sono oltre 65 bus operator”.

Ricerca di partner che arriva dopo la realizzazione della piattaforma tecnologica, capace di integrare diversi linguaggi, diversi database e, addirittura, diverse denominazioni di stazioni o località, “perché l’altra nota distintiva è che colleghiamo anche tantissime piccole località” afferma Shaam. Non per nulla Shaam, da Bangalore, è un ingegnere, con studi negli Stati Uniti e un Mba ad Harvard. E, sarà anche per questo, ha realizzato GoEuro con un business model semplicissimo; “veniamo remunerati solo se la prenotazione va a buon fine” dice Shaam. Insomma un pay per performance che ha bisogno di grandi volumi. E grandi capitali. Di cui, al momento, GoEuro ha in abbondanza avendo raccolto in diversi round di finanziamento oltre 31 milioni di dollari tra Nea, BV e Lakestar. Tra i personaggi nell’advisory board troviamo Carlos Muñoz, ceo e fondatore di Vueling e Volotea, Dave Bagget, founder di Ita Softwae o Charles Petruccelli, ex/presidente di American Express Global Travel services World.