Sono 14 gli indagati dalla Procura di Catania per il crac di Wind Jet, la compagnia low cost che nel 2012 ha lasciato a terra migliaia di passeggeri, spegnendo i motori in pieno agosto. La vicenda è relativa all’ammissione al concordato preventivo, nel maggio di due anni fa, con un passivo di oltre 238 milioni di euro della compagnia aerea low cost. In quell’occasione, Confconsumatori aveva dato il via a una battaglia per difendere i passeggeri dal “concordato beffa”. “Per le migliaia di passeggeri vittime del dissesto della compagnia si apre quindi una nuova speranza e una nuova opportunità per avere risarcite le somme corrisposte per l’acquisto dei biglietti e dei carnet, oltre che per i danni subiti in seguito a cancellazioni e ritardi – spiega l’associazione –. Ricordiamo che in seguito all’approvazione del concordato preventivo i passeggeri si erano dovuti accontentare della ridicola, più che irrisoria, somma di pochi euro, peraltro diluiti i più anni”.
Tra gli indagati c’è anche l’ex patron Antonio Pulvirenti, recentemente finito nella bufera per lo scandalo delle partite comprate del Catania Calcio.