Grecia, fuori tutto: dopo gli aeroporti e il Pireo, venduto anche il porto di Salonicco

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Il porto di Salonicco, in Grecia

Dopo gli aeroporti e il Pireo, la Grecia vende anche il porto di Salonicco. L’agenzia ellenica per le privatizzazioni Hrdaf ha confermato l’accordo di vendita per 1,1 miliardi di euro del 67% della proprietà dei moli del porto di Salonicco a un consorzio internazionale guidato dai tedeschi del gruppo Deutsche Invest Equity Partners, e comprendente le francesi Terminal Link Sas e Cma Cgm, l’azienda pubblica cinese China Merchants Holdings International. Unica concessione alla nazione ospite il gruppo greco Belterra Investments, controllato dal miliardario russo-greco Ivan Savvides.

Anche se tecnicamente manca ancora il parere della Corte dei Conti, in pratica i giochi sono fatti e ora la cordata internazionale entrerà nei due terzi del pacchetto del gruppo Olth che gestisce il porto di Salonicco, finora pubblico.

Dopo che il 12 aprile sono stati privatizzati 14 aeroporti regionali venduti in concessione al gestore tedesco Fraport per 1,2 miliardi di euro, tra cui proprio quello di Salonicco, ora la Grecia attua la sua seconda maggiore privatizzazione. Il che significa che servizi basilari di trasporto e comunicazione dell’antica Tessalonica sono ormai in gran parte di proprietà estera. In base al piano imposto negli ultimi anni da Ue e Fondo Monetario Internazionale al governo di Atene la Grecia è quindi costretta a vendere il 2° porto per grandezza e volumi dopo il Pireo di Atene, già dall’aprile 2016 per la maggioranza di proprietà del colosso cinese dei container navali Cosco, riporta FinanzaReport.
 Il fuori tutto però non è ancora finito. E dopo le infrastrutture nei prossimi mesi la Grecia provvederà a porre sul mercato anche una quota del 35,5% della compagnia energetica Hellenic Petroleum. E una quota del 5% della Ote, la maggiore azienda di telefonia del Paese.