Secondo Ibar i biglietti aerei venduti in agenzia sono diminuiti. I dati analizzati dall’Italian Board Airline Representative nel primo trimestre 2016 confermano la tendenza evidenziata nel 2015 e proseguita in questi primi tre mesi dell’anno. In un quadro di crescita generale nel numero di passeggeri, le vendite della rete italiana delle agenzie diminuiscono in termini di volume (-4.9%) e di fatturato (-7%). Una tendenza testimone della crescente de-intermediazione nell’acquisto dei biglietti, per cui vengono utilizzati sempre di più i siti dei vettori. Il trend riguarda innanzitutto i viaggi nazionali ed europei, visto le transazioni dei viaggi intercontinentali limitano la perdita all’1,1%.
Nello scenario dei viaggi intercontinentali, l’Asia continua a crescere in termini di volume (+4,4%), ma al contempo registra un ulteriore calo delle tariffe (-7,9%), e il sud-est asiatico fa da traino a tutto il Continente (+9%). Anche Giappone, Corea, Sri Lanka, Pakistan e Bangladesh con percentuali di crescita a doppia cifra contribuiscono al buon andamento complessivo.
L’Africa sembra invertire la tendenza degli ultimi dodici mesi (+1,8%), grazie a una forte ripresa del Sudafrica (+18,6%). Variegato invece il panorama delle Americhe. A un andamento non positivo dei volumi fa fronte un lieve incremento delle tariffe medie registrate nel mercato italiano verso Nord America (+2,3%) e Caraibi (+1,5%).
“La crescita dei passeggeri è demandata principalmente ai vettori low-cost, che continuano a generare passeggeri addizionali anche se in maniera meno aggressiva dello scorso anno – spiega il presidente dell’Ibar Umberto Solimeno – E vi sono sicuramente delle aree geografiche che soffrono più delle altre sia per motivi geopolitici che per fatti legati al terrorismo”.
In pratica le ragioni dei numeri fanno capo a tre elementi chiave, web, low-cost e terrorismo. Questi per ora gli aghi della bilancia del settore, almeno nell’immediato futuro.