Jobsact e comparto turistico-ricettivo: sì ad applicazione “su misura”

Bernabò Bocca, presidente di Federalberghi

“Si tratta di un grande passo nella direzione giusta, quella di favorire l’impiego dei giovani e di sfruttare le immense possibilità del turismo per dare risposte alla richiesta di lavoro che diviene ogni giorno più pressante nella nostra società. Contro la disoccupazione occorrono fatti, il tempo delle parole e dei proclami è finito”: ha commentato così Bernabò Bocca, presidente di Federalberghi, l’accordo siglato da Federalberghi e FAITA con le organizzazioni sindacali di categoria Filcams CGIL, Fisascat CISL e Uiltucs. Si tratta di un accordo in materia di contratti a termine e di apprendistato, che recepisce le innovazioni apportate dal jobsact e le adatta alle particolarità del settore turismo, ovviando ad alcune problematiche che la disciplina di legge aveva generato. L’accordo – che interessa oltre 200mila lavoratori nel comparto turistico-ricettivo – chiarisce il campo di applicazione dei limiti quantitativi all’utilizzo dei contratti a termine introdotti dalla legge, escludendo da tali limitazioni i contratti stipulati per ragioni di stagionalità in senso ampio e di intensificazione dell’attività turistica in particolari periodi dell’anno, anche con riferimento alle aziende ad apertura annuale. Le parti hanno confermato, inoltre, che a tali tipologie dei contratti non si applica il cosiddetto “stop-and-go”, con la conseguente possibilità di stipulare contratti a tempo determinato in successione, cogliendo tutte le opportunità offerte da un mercato turistico che si contraddistingue sempre più per l’andamento irregolare della domanda. Novità anche per quanto riguarda l’apprendistato formativo, destinato ai lavoratori più giovani, che potrà essere effettuato anche in cicli stagionali, dove previsto dalle normative regionali. I benefici dettati dall’accordo saranno riconosciuti unicamente alle aziende che applicano il CCNL Turismo che le stesse parti hanno siglato il 18 gennaio scorso.