A La Spezia il Comune manda gli affittacamere a lezione di inglese

Il Golfo di La Spezia

Succede a La Spezia: gestori di b&b e affittacamere da dicembre andranno a lezione di inglese. Lo ha deciso il Comune, che intende avviare un progetto di formazione rivolto agli operatori turistici che prevede, oltre all’insegnamento della lingua inglese, anche “lezioni” di gestione aziendale. “Si tratta di un’azione formativa a cui pensiamo da tempo e che dovrebbe scattare il prossimo mese” ha dichiarato Luca Erba, assessore comunale responsabile del settore turismo.

L’obiettivo? Sfruttare sempre di più il trend turistico che sta interessando la città, un vero e proprio boom del settore extralberghiero, quello composto appunto di affittacamere, b&b, appartamenti a uso turistico, case vacanza e ostelli. Come riferisce il Secolo XIX, A La Spezia le rete recettiva alberghiera tradizionale conta 20 esercizi, mentre le strutture extralberghiere sono 317. Da ottobre 2015 a ottobre 2016 le strutture recettive non tradizionali sono cresciute del 77,15 %: i b&b sono cresciuti di una unità, passandoo da 43 a 44 (+2%), gli affittacamere sono passati da 86 a 111 (+26%), e gli appartamenti ammobiliati a uso turistico sono passati da 144 a 380 (+160%). Per quanto riguarda le strutture tradizionali invece tutto fermo: alberghi (17), locande (2) e residenze turistico alberghiere presentano gli stessi numeri dello scorso anno.

“La formazione di base per l’accoglienza e l’inglese sono necessari perché qualcuno lo fa ancora in modo improvvisato – sottolinea Roberto Cozzani, presidente del consorzio affittacamere Welcome to La Spezia, la rete degli affittacamere del centro storico che riunisce 35 operatori – e poi il ‘tam tam’ tra i clienti gira anche sul web, rischiando di compromettere l’intero comparto”.