L’Enit incontra i vertici del congressuale italiano

Mario Buscema, Presidente di Federcongressi&eventi

Ancor prima della presentazione (alla BTC a novembre) del Libro Bianco promosso da Federcongressi&eventi, che chiedeva più interesse da parte della politica verso il settore italiano del congressuale, un primo passo c’è stato. Il Commissario straordinario dell’Enit Cristiano Radaelli ha infatti incontrato i rappresentanti delle associazioni di categoria fondatrici del Convention Bureau Italia: Confesercenti-Assoturismo, Confturismo-Confcommercio, Federalberghi, Federcongressi&eventi, Federturismo-Confindustria. In occasione dell’incontro, Radaelli ha confermato l’attenzione del ministro dei Beni Culturali e del Turismo Dario Franceschini nei confronti del congressuale e ha definito i tempi con cui procedere agli impegni assunti per il rilancio della meeting industry.

All’incontro era presente il Presidente di Federcongressi&eventi Mario Buscema, che ha sottolineato l’importanza della collaborazione fra politica e industria: “Prendo atto della conferma dell’attenzione del Ministro verso il comparto economico della Meeting Industry ed esprimo apprezzamento per la sollecitudine con cui Radaelli ha pianificato la ristrutturazione dell’Enit, partner fondamentale per la promozione dell’Italia all’estero. Peraltro ricordo ancora una volta che proprio grazie all’iniziativa di Enit è stato possibile riunire intorno allo stesso tavolo le Regioni e le principali associazioni di categoria che hanno interessi nel comparto congressuale. Proprio intorno a questo tavolo è nata ed è stata condivisa l’idea di far nascere il Convention Bureau Italia, completamente privato. Federcongressi&eventi guarda con fiducia a che queste dichiarazioni siano seguite da fatti concreti. Adesso che finalmente abbiamo per la prima volta un Convention Bureau nazionale in grado di esprimere il meglio della strategia e dell’expertise non solo del nostro comparto ma anche di quelli turistici a esso affini, più che mai occorre che la politica operi al nostro fianco nell’interesse di un’industria potenzialmente in grado, alla vigilia dell’anno di Expo, di rilanciare l’economia della nazione intera”.