La lettera ritarda, Etihad (forse) insoddisfatta delle risposte di Alitalia

Ieri, oggi, domani… servirebbe il titolo di un film da Oscar quale è stato quello di Vittorio De Sica, per descrivere l’attesa di una lettera che non arriva mai, quella con cui Etihad dovrebbe rispondere ad Alitalia, aprendo le porte al suo ingresso nella società italiana. Una lettera prevista, auspicata e annunciata per ieri… no, per oggi … forse per domani. Ma anche dopo.

Quello che infatti sembrava certo ieri, oggi diventa probabile, domani sarà possibile, dopodomani chissà. O forse non sarà quello che ci aspettava.

A leggere ciò che scrive oggi il Sole 24 Ore infatti, nelle ultime ore si è galoppato troppo con la fantasia. Nessuna lettera di accettazione del piano comunicato da Alitalia per rispondere ai rilievi mossi già da Etihad, nel porre le condizioni per entrare nell’azionariato del vettore italiano. Piuttosto, scrive oggi il quotidiano economico finanziario a firma di Gianni Dragoni, “nella migliore delle ipotesi, se cioè gli arabi accettassero quanto prospettato dall’Alitalia nell’ultima replica alle loro condizioni – ma restava una divergenza sui debiti finanziari (Etihad aveva chiesto la cancellazione di 560 milioni di debiti, le banche rinuncerebbero a un terzo di questa somma, mentre vorrebbero convertire in capitale gli altri due terzi) – invierebbero una lettera d’intenti, una sorta di offerta preliminare: questo documento consentirebbe alle parti di sedersi al tavolo per la trattativa finale in esclusiva per stendere il contratto che dovrebbe portare all’ingresso di Etihad in Alitalia con poco meno del 50%, un lavoro complesso che richiederebbe ancora almeno un mese”.

Beh, non si potrebbe dire che ci siamo ma la soluzione sarebbe comunque più vicina. Sarebbe. Perché ancora il Sole 24 Ore apre un altro possibile scenario: “Il vettore degli Emirati – scrive ancora il quotidiano – potrebbe anche non essere soddisfatto in pieno delle risposte di Alitalia. Fonti in contatto con Etihad hanno riferito al Sole 24 Ore che non vi sarebbero ancora le condizioni per un sì del vettore emiratino. In questo caso, il contenuto dell’eventuale lettera attesa a Roma non sarebbe rassicurante per Alitalia. Oppure sarebbe solo un documento intermedio, tipo una bozza di lettera d’intenti”.

In tal caso, più che il titolo di un film da Oscar, sarà il caso di andare a spulciare l’annuario delle telenovelas…