L’Internet of things sarà il futuro del turismo per due compagnie aeree su tre

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“Internet delle cose” o “IoT”: si disegna qui il viaggio del futuro, secondo quanto emerge dal report “The Future is Connected” presentato da SITA, specialista nella fornitura di soluzioni IT per il trasporto aereo. Per compagnie aeree e aeroporti, “l’Internet delle Cose” significa gestire e far dialogare tutti gli “oggetti” reali e le infrastrutture virtuali che compongono l’ecosistema di un settore, il trasporto aereo, che ogni anno muove 3 miliardi e mezzo di passeggeri in tutto il mondo. Al centro della rivoluzione dell’Internet delle Cose è il “passeggero connesso”. L’83% dei passeggeri viaggia infatti con uno smartphone, e l’IoT offre la possibilità di gestire e personalizzare il viaggio utilizzando il proprio device mobile, non solo a terra ma anche in volo.

Secondo il report di SITA, Il 67% delle compagnie aeree ritengono che IoT stia già portando benefici e il 37% ha già allocato più risorse finanziarie per svilupparlo. Nel corso dei prossimi tre anni la maggior parte delle compagnie aeree e degli aeroporti sta pianificando investimenti in servizi mobile per i passeggeri e la maggior parte degli aeroporti finanzierà processi self-service. Secondo il Fast Travel Program di IATA (International Air Transport Association), entro il 2020 l’80% dei passeggeri del trasporto aereo gestiranno in modalità self-service le sei fasi del viaggio: check-in, etichettatura e imbarco bagagli, controllo documenti, imbarco automatizzato, rebooking dei voli e ritiro bagagli. Lo scorso anno la percentuale era del 29%, mentre l’obiettivo per il 2016 è del 40%. Nel report “The Future is Connected” SITA misura la prontezza di compagnie aeree e aeroporti a sviluppare queste tecnologie a ogni fase del viaggio e presenta una stima dei risultati che si otterranno entro il 2018 nel percorso per un viaggio sempre più “self-service”.

Nigel Pickford, Director Market Insight, SITA, ha dichiarato: “L’industria del trasporto aereo ha già abbracciato la tecnologia self-service e ora si rivolge all’Internet delle Cose per offrire ai passeggeri un’esperienza più connessa. La metà delle compagnie aeree si aspetta di avere nei prossimi tre anni iniziative operative nell’ambito dell’Internet delle Cose; nel frattempo gli aeroporti lavorano alla realizzazione delle infrastrutture per supportare questa tecnologia. Insieme queste iniziative permetteranno un miglioramento delle operazioni e guideranno un cambiamento di passo nell’esperienza dei passeggeri”.