Mövenpick: l’Africa è il futuro dell’hotellerie

Movenpick Ambassador Hotel Accra

Nel nostro secolo sarà l’Africa a far crescere l’hotellerie. Ne è convinto il presidente del gruppo elvetico Mövenpick, Jean-Gabriel Pérès. L’anno scorso il Pil del Ghana è cresciuto di oltre il 7% e l’hotel Mövenpick, aperto nel 2011 nella capitale Accra, ha superato i 200 euro di incasso medio per camera, con un tasso di riempimento di oltre il 75%. Al momento è allo studio la creazione di un fondo per accelerare la presenza del gruppo svizzero in Kenya, Costa d’Avorio e Angola.

L’ospitalità alberghiera oggi è l’attività principale del gruppo, di proprietà al 66,7% dalla famiglia tedesca von Finck e per il 33,3% dalla saudita Kingdom hotels investment. Se il 70% del suo fatturato deriva da Europa e Medioriente – come riporta un’analisi pubblicata su Italia Oggi –  in Africa e Medioriente Mövenpick conta il 70% delle sue strutture: in Medioriente gestisce 33 hotel in Giordania, Qatar, Kuwait, Libano, Bahrein, che gli valgono la seconda posizione di mercato dopo Hilton, mentre in Africa, con 24 hotel, è fra i marchi più presenti insieme a Radisson e Marriott.

Nel 2014 il fatturato di Mövenpick ha superato i 950 milioni di franchi svizzeri (887 milioni di euro), registrando +3-4% in un anno. L’obiettivo per i prossimi tre anni è quello di raggiungere il numero di 100 strutture in tutto il mondo.