Ntv incontra le Banche. Si attende un nuovo ad

Italo
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Chiuso, quasi, un capitolo, come quello, pesante, di Alitalia, Intesa Sanpaolo mette mano a un’altra operazione in cui si trova coinvolta sia come creditrice  che come azionista delle medesima società. Stiamo parlando di Ntv, la società che ha aperto alla concorrenza i binari italiani ma che ora naviga in cattive acque.

Perciò il cfo Fabio Tomassini e altri manager di vertice di Ntv, hanno incontrato in questi giorni a Roma, per circa quattro ore, i rappresentanti delle principali banche creditrici: Intesa Sanpaolo, appunto, che vanta crediti per 394 milioni, Mps, a 175,7 milioni, Banco Popolare a quota 95,2 e Bnp-Bnl, a 17,8 milioni. All’incontro non erano presenti i banchieri di Lazard, la banca d’affari  incaricata di predisporre il nuovo piano industriale, in arrivo nel prossimo Cda. Dove si parlerebbe anche di un rafforzamento del management con l’arrivo, anche di un nuovo amministratore delegato.

A margine del workshop Ambrosetti il direttore generale di Intesa Sanpaolo, Gaetano Miccichè, ha detto che la sua banca  “resta in attesa nelle prossime settimane del piano industriale di Ntv che verrà presentato a cda, soci e creditori”. Al momento infatti  “non c’è nient’altro che un accordo di congelamento del debito, il tema principale è mantenere la concorrenza leale tra pubblico e privato”, ovvero con il principale concorrente Trenitalia. Che, per bocca del presidente di Fs Marcello Messori, proprio a Cernobbio, dopo tanta guerra guerreggiata, tende la mano al concorrente “malato”: “Auspico che il concorrente delle Ferrovie dello Stato nell’alta velocità possa trovare un equilibrio gestionale adeguato per poter svolgere al meglio il servizio”.

Un futuro in cui si attende che i soci sborsino altri quattrini per consentire la normale attività che dovrebbe puntare ancor più sulla rotta Torino-Roma-Salerno, mentre sarebbero in forse gli investimenti, circa 15 milioni di euro, sulla dorsale Adriatica, per mantenere una quota di mercato del 23% nei volumi e del 22,7% nei valori. Si parla di 80-100 milioni di euro, da trovare tra i soci Montezemolo, Della Valle, Punzo (al 35%), Intesa (20%), Sncf (20%), Generali (15%) e Alberto Bombassei (5)%.

è questo giova sia agli utenti dei servizi sia alle imprese nel medio termine”.