O’Leary, Ryanair, punta su Bergamo. Ma non chiude a Malpensa

Sbarca addirittura il grande istrione Michael O’Leary a Bergamo, per siglare il nuovo accordo quinquennale con lo scalo orobico che porterà i passeggeri della low cost irlandese da 7 a 8 milioni entro il 2016 e a 9 entro il 2020. Una mossa che spegne un po’ i rumors sull’arrivo della low cost irlandese su Malpensa. Anche se, a una nostra precisa domanda, O’Leary fa capire che le possibilità, concreta, di vedere nuovamente i B737 con la lira sulla coda nello scalo varesino ci sono. Eccome. “Parliamo sempre con tutti gli scali e lo facciamo anche con Malpensa e con Linate. Ma per quest’estate siamo a posto, al massimo avremo qualche rotta il prossimo inverno o nel 2016 da Malpensa (anche se a noi di WBM risulta anche prima…, ndr) – dice O’Leary -. Una cosa è certa: Bergamo rimarrà il nostro principale scalo milanese. Lo è in Italia ed è anche al terzo posto tra tutte le nostre 72 basi europee, con un testa a testa con Dublino, la nostra seconda”.

Bergamo che vedrà per l’estate tre nuovi collegamenti, Crotone e Lisbona già annunciati e con prenotazioni record, e il Copenaghen, portando così a 68 le destinazioni collegate dallo scalo orobico. “Un’ottima notizia per celebrare i nostri “primi 30 anni”- prosegue John Alborante, responsabile vendite e marketing in Italia di Ryanair. Che, quest’anno, punta a raggiungere i 100 milioni di passeggeri, grazie anche all’arrivo di sempre nuovi aerei, “passeremo dai 320 B737 in flotta ad oggi, ai 500 nel 2024” sottolinea  Alborante. In Italia Ryanair opera 350 rotte su 24 aeroporti, di cui 20 nuove per la summer 2015, per un obiettivo di 26 milioni di passeggeri per quest’anno.

Intanto l’anno che si avvia a chiudersi vede un balzo nel load factor di cinque punti percentuali, a quota 87%, per 550 mila voli e 19 nuovi aeroporti introdotti, tra cui quattro nuove basi (Copenhagen, Amburgo, Stoccarda, Santorini): “con il programma Always getting better, cresciamo sensibilmente nei servizi e raggiungiamo un traffico d’affari pari a circa il 27% del nostro totale, settore in cui stiamo chiudendo diversi accordi aziendali, con società come Ford o Google a livello europeo o Adidas in Germania,  – spiega Alborante -. Ora siamo pronti a chiudere accordi anche in Italia”.

Intanto il vettore non dà numeri sul recente suo sbarco nei gds, Travelport e Amadeus, “con Sabre stiamo ancora parlando” sottolinea O’Leary, ma esclude, almeno per il momento, iniziative ad hoc per gli agenti di viaggi. E sugli altri temi caldi che aspettano al varco Ryanair, O’Leary, prima di imbarcarsi su un volo privato per Roma, dove l’aspetta un’altra conferenza stampa, fa un po’ di melina. Su Aer Lingus ci dice che “siamo partiti stamattina alle 6 da Dublino e il board si è espresso in mattina positivamente sulla terza offerta di Iag. Di più non posso dire” (leggi: Aer Lingus: nuovo rilancio di Iag). Su Malpensa abbiamo già detto. Mentre su un eventuale sbarco sul lungo raggio O’Leary frena: “non è possibile prima di 4/5 anni. Non ci sono aeromobili. E il calo del petrolio ha fatto sì che i vettori, soprattutto quelli del Golfo, continuino a ordinare aerei lungo raggio”. Che O’Leary abbia l’idea di spostare la sede di Ryanair nel Golfo?