Lo sharing del lusso sbarca a Roma, e si chiama onefinestay. Dopo Londra, New York, Parigi e Los Angeles ora anche nella Capitale è possibile soggiornare in bellissime case boutique con tutti i servizi di un hotel di lusso. Dopo un’attenta analisi del mercato, la scelta di Roma per lo ‘sbarco’ in Italia della start-up inglese si deve al “ricco patrimonio culturale di Roma e la sua tradizione nell’ospitalità”, dichiara Greg Marsh, co-founder e CEO di onefinestay. In Italia il servizio sarà attivo a partire da marzo, e a giugno sarà possibile prenotare i primi appartamenti.
Ogni appartamento, scelto e verificato singolarmente dal team, dispone di un servizio di reception 24 h, iphone con traffico illimitato in dotazione e una serie di facilities per rendere la visita della città ancora più piacevole. Il team onefinestay poi è a disposizione del cliente dal momento della prenotazione fino a fine soggiorno. Ma chi sono i clienti di onefinestay? Circa il 70% di coloro che affittano temporaneamente un’abitazione privata di pregio senza rinunciare ai servizi di un hotel 5 stelle sono famiglie, che in media si fermano una settimana. Ovviamente, come la pioniera Airbnb anche onefinestay risponde perfettamente alle esigenze dei proprietari, che così possono mettere a reddito il proprio appartamento anche solo per brevi periodi. Tutto secondo le regole della sharing economy, quindi. Ma per palati molto più raffinati.