Ostelli, ristoranti, musei: ok al progetto per il recupero delle Case Cantoniere

Casa cantoniera. Foto Wikipedia
Casa cantoniera. Foto Wikipedia

Al via il progetto per il recupero delle Case Cantoniere, così da trasformarle in ostelli, ristoranti e musei. L’accordo siglato tra Anas, Demanio, ministero dei Beni, delle Attività Culturali e del Turismo e ministero dei Trasporti ha infatti ‘liberato’ i vecchi edifici rossi situati lungo le strade statali, che ora potranno essere gestiti da associazioni o imprese sociali. Come riporta Vita.it, fino agli anni ‘80 le Case Cantoniere erano abitate dagli operai addetti alla manutenzione delle strade. Poi poco alla volta sono state dismesse. E ora l’obiettivo è quello di sviluppare un progetto pilota che partirà dall’analisi delle potenzialità di un primo gruppo di 30 case.

“La valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico – spiega Roberto Reggi, direttore del Demanio – è oggi una grande opportunità per realizzare progetti concreti di slow travel, rimettendo in funzione beni abbandonati lungo itinerari turistici e culturali di grande valore”. Secondo le valutazioni fatte dall’Anas, a parte le 30 destinate ai Progetti pilota, su 1.244 totali sono 650 quelle disponibili, di cui 150 certamente destinate a riqualificazione per progetti turistico culturali, perché in aree strategiche. Organizzazioni non profit, fondazioni e singoli cittadini potranno presentare progetti per prendere in gestione una delle case. Sarà poi il Demanio a stabilire la validità della proposta e iniziare le pratiche per il trasferimento dell’immobile.