Il Consiglio di Amministrazione di Alitalia si è riunito il 23 gennaio scorso a Roma per approfondire l’analisi dei punti chiave del nuovo piano industriale della Compagnia aerea.

Il Cda, presieduto da Luca Cordero di Montezemolo, ha per prima cosa ratificato la nomina dei consulenti esterni Roland Berger (advisor industriale ) e KPMG (advisor finanziario): un atto dovuto poiché hanno già iniziato a lavorare per dare una valutazione indipendente sul piano di rilancio preparato dall’Ad e dal management della Compagnia.

L’Ad di Alitalia, Cramer Ball, ha spiegato al Cda i dettagli del piano che prevede una drastica riduzione dei costi identificata in almeno 160 milioni di Euro nel 2017. Una riduzione che non riguarderà il personale – spiega Alitalia – ma che si concentrerà sul taglio della flotta, la rinegoziazione dei leasing e la riduzione delle rotte domestiche, vera spina nel fianco della gestione degli ultimi anni.

I sindacati non si sono però tranquillizzati: pensano che una riduzione delle rotte domestiche implichi necessariamente degli esuberi che saranno annunciati probabilmente dopo la presentazione del piano e per questo hanno confermato la volontà di scioperare il prossimo 23 febbraio.

Il piano industriale dovrebbe essere presentato al Governo entro la fine del mese o, più probabilmente, nella prima settimana di febbraio dopo essere stato revisionato dai consulenti esterni. Bisogna ripianare perdite per oltre mezzo miliardo di euro per cui i tagli da soli non bastano e ci dovrà essere l’ulteriore impegno da parte degli azionisti su cui era stato raggiunto l’accordo a fine dicembre: la maggior parte verrà da Etihad, il resto dalle banche azioniste.

Il Cda di Alitalia ha chiuso l’incontro prendendo atto che le performance finanziarie del primo trimestre 2017 sono in linea con le previsioni del piano e confermando all’unanimità il pieno impegno a sostenere il management nel raggiungimento degli obiettivi previsti nel piano di rilancio.

Le prime anticipazioni parlano di modelli di business diversi tra lungo raggio e medio raggio, puntando per quest’ultimo sull’aumento dei ricavi ancillari che oggi ammontano a una media di soli 6 euro per passeggero.

Non da subito in ogni caso: secondo il Wall Street Journal una delle prime mosse nel 2017 a bordo aereo è stata quella di vietare la distribuzione del settimanale L’Espresso che questa settimana ha dedicato la copertina alla compagnia italiana con un titolo eloquente: “Chi ha ucciso Alitalia”.