Chi l’ha detto che mercatini di Natale parlano solo tedesco? In Polonia le atmosfere non solo sono le stesse dei più celebri appuntamenti di Svizzera, Germania e Austria – anzi, con una vena di magìa in più assicura chi ci è stato – ma anche con un rapporto qualità prezzo più favorevole. “In questo ultimo anno abbiamo notato un grande incremento di interesse da parte dei turisti italiani, che ci aspettiamo di ritrovare in occasione delle prossime vacanze natalizie”, racconta Barbara Minczewa, da settembre nuova Direttrice dell’Ente Nazionale Polacco per il Turismo in Italia.
“In queste settimane, e poi durante tutto l’inverno, le nostre città si trasformano, a cominciare dalla capitale Varsavia, dove i giardini del Palazzo di Wilanów si animano di giochi di luce”. Ma più in generale, è in tutta la Polonia – da Cracovia a Breslavia, da Poznan a Danzica – che le settimane che precedono il Natale vengono festeggiate in modo particolare.
Il primo giovedì di dicembre, ad esempio, si svolge il Concorso dei Presepi di Cracovia, nella Piazza del Mercato. “Dichiarati Patrimonio Mondiale dell’Umanità, vengono costruiti artigianalmente utilizzando legno e carta stagnola e sono caratterizzati dalle miniature dei monumenti storici della città di Cracovia e dei personaggi di Betlemme”, continua la Direttrice.
Nei dintorni di Breslavia, nel Castello di Książ in Slesia, i Giochi di Luce colorano l’imponente mole dell’edificio, mentre i mercatini di Poznan rendono ancora più affascinante la città culla della Polonia moderna. “Sempre a Poznan, oltre ai mercatini della piazza principale, il mese di dicembre si anima con le sculture del Poznan Ice Festival.
Per quanto riguarda le misure anti-Covid, al momento in Polonia sono in vigore regole simili a quelle italiane, con l’obbligo di Green pass per le principali attività adottato già a giugno, come pure l’obbligo di mascherine al chiuso. Per entrare nel Paese, è possibile anche eseguire un test antigenico o molecolare negativo massimo 48 ore prima, oppure disporre di un certificato di avvenuta vaccinazione di almeno 14 giorni, o di avvenuta guarigione “vecchio” di massimo 6 mesi. Per i bambini minori di 12 anni, invece, non è previsto alcun test. Se non ci si è sottoposti a nessuna di queste misure, vige la quarantena 10 giorni, oppure la possibilità di eseguire un test direttamente in Polonia entro 48 ore dall’arrivo (ad esempio negli aeroporti). “Per chi arriva in aereo, infine, è necessario compilare un Passenger Locator Form simile a quello italiano”.
Buone notizie arrivano poi dal riscontro che l’attività di formazione sta avendo sul trade. “Vogliamo fare sì che le agenzie possano mostrare il valore aggiunto che le rende uniche, soprattutto in questo periodo. Ecco allora che l’Ente organizza webinar e corsi di formazione dove raccontiamo come poter ampliare le visite alle città principali, con esperienze meno scontate”. Qualche esempio? “Arrivare in aereo a Varsavia, e poi in auto scoprire la regione della Masuria; oppure visitare Cracovia e le bellezze della sua regione; come pure partire da Poznan e viaggiare verso Breslavia e Torun”.
Attualmente, la Polonia è collegata all’Italia da più di cinquanta voli, con collegamenti da tutti i principali aeroporti della penisola, tra cui le new-entry di Torino, Verona, Ancona.