Renzi dopo Pompei e Alitalia: difendere i sindacati da se stessi

matteo renzi
Matteo Renzi

“In un momento come questo tenere migliaia di turisti venuti da tutto il mondo, sotto il sole per un’assemblea sindacale a sorpresa significa volere il male di Pompei. Significa fare il male di Pompei”. Nella sua E-news settimanale, il Presidente del Consiglio Matteo Renzi, in mezzo a considerazioni su vicende nazionali ed internazionali, di politica ed economia, dedica una riflessione a due fra i casi che hanno fatto più scalpore nelle ultime ore fra gli addetti ai lavori del turismo e fra i turisti stessi. E parte proprio da Pompei. “Io non ce l’ho con i sindacati. Ma se continua così dovremo difendere i sindacati da se stessi. L’assemblea di ieri a Pompei, in quelle modalità, in quelle forme, è semplicemente scandalosa. Continueremo a lavorare per Pompei, nonostante loro”.

Il Premier allarga poi il discorso all’altro fatto che ha influito sul sistema turistico in queste ore. Lo sciopero Alitalia: “Vedere che dopo le nottate insonni per coinvolgere Etihad e evitare il fallimento di Alitalia, gli scioperi dei lavoratori di quell’azienda rovinano le vacanze a migliaia di nostri concittadini, fa male”. Alle osservazioni, Renzi associa anche un chiarimento: “Per evitare le polemiche di domani: nessuno mette in discussione il diritto all’assemblea sindacale o allo sciopero. Sono diritti sacrosanti”. Ma senza prescindere, specifica il Premier, da buon senso, ragionevolezza, responsabilità e rispetto nei confronti di chi involontariamente divien vittima delle agitazioni.