Romania: per il 2016 si punta su cultura e city break

Un monastero in Bucovonia, Romania.
Un monastero in Bucovina, Romania.

Per il 2016 l’offerta della Romania sul mercato italiano (oltre 210mila pernottamenti registrati nel 2015) punta sul turismo culturale e sui city break, oltre che sul turismo religioso, rurale e verde. Fra le mete sotto i riflettori spicca la Transilvania, con i suoi villaggi medievali, che la classifica “Best in Travel 2016” della Lonely Planet ha inserito al primo posto tra le regioni da non perdere quest’anno. E poi la Bucovina, con i monasteri dipinti, il tradizionale Maramureş con la lavorazione del legno e il Delta del Danubio nonché tutta l’area naturalistica dei Carpazi. Come meta per gli short break si punta sulla cpitale Bucarest (oggi raggiungibile con diversi voli low cost dall’Italia), con i suoi musei, l’attiva vita culturale e le varie possibilità di divertimento.

Per promuovere la destinazione, la Romania è presente all’edizione 2016 della BIT con uno stand che accoglie tour operator romeni quali A-Trip2Ro, Basilica Travel, Dagecom Travel Services, Invitation Romania, Karpaten Turism, Romania for All, Severin Travel, World Travel Group e Zenit Voyages, i tour operator italiani Estland e Caldana, la compagnia aerea romena Blue Air, il vettore di trasporto Saiz Tour Romania, la catena alberghiera Karpaten Hotels, l’Ufficio di Promozione Turistica della città di Cluj-Napoca “Visit Cluj-Napoca” e l’Associazione per la Promozione e per lo Sviluppo Turistico del Litorale e del Delta del Danubio. Il tema dello stand è “l’arte di Brâncuşi” in occasione dell’anniversario di 140 anni dalla nascita del grande artista romeno Constantin Brâncuşi.