Gli hotel del futuro: hi-tech e tailor-made (anche nello spazio)…

Spazio ultima frontiera del turismo?

Tutti incentrati sulle nuove tecnologie disponibili specie via tablet o smartphone e sull’uso avanzato della domotica, con servizi personalizzati. Ma forse un po’ troppo algidi, e privi di quel contatto umano che ci fa tanto arrabbiare quando il servizio è villano e grossier, ma che apprezziamo assai quando incontriamo personale gentile e disponibile.

Saranno così gli alberghi tra 10 anni? Ne parla Nik Gupta, Director of Hotels di Skyscanner, il sito globale di ricerca viaggi online che, in collaborazione con l’azienda di ricerca The Future Laboratory, ha stilato un interessante rapporto su “Il Futuro del Viaggio nel 2024”. “Tra 10 anni, i progressi della tecnologia digitale faranno sì che i viaggiatori non dovranno incontrare un singolo essere umano dal momento in cui entreranno nell’hotel prescelto, al momento in cui lasceranno la loro stanza”.

Forse un po’ solitaria come esperienza, ma sicuramente sempre più ritagliata sulle proprie esigenze. Tutto in stanza, dalla temperatura dell’aria alla potenza del getto della doccia, potrà essere preimpostato secondo i desideri del cliente. Le pareti interattive potranno riprodurre film, mostrare immagini e satinarsi per formare spazi di lavoro all’interno della stanza stessa. Non solo: le camere avranno cuscini in grado di elargire massaggi rilassanti e il servizio sveglia, e gli orologi biologici dei clienti affetti da jet-lag saranno aiutati grazie a speciali docce di luce. La pelle e i capelli degli ospiti saranno idratati da docce di acqua arricchita con vitamina C, mentre le stampanti 3D del futuro potranno creare sul posto tutto il necessaire, dentifricio e sapone inclusi.

Interessante il capitolo dedicato alle destinazioni. Si pensa che sulla vecchia Terra ormai ci sia poco da esplorare. Ma il futuro potrebbe aprirci due nuovi “mondi”: le profondità marine e lo spazio. Il futuro è già qui, manco a dirlo, a Dubai, dove stanze d’hotel sott’acqua esistono già presso l’Atlantis Hotel, e dove nel 2015 aprirà il Water Discus Hotel costruito a 9 metri sotto il livello del mare, con le finestre simili a quelle di un acquario e tutte le facilities di un resort di lusso. Una tipologia che si prevede sempre più diffusa in futuro. Niente Giove o Saturno, e neanche Marte: i viaggiatori dello spazio per i primi tempi dovranno “accontentarsi” di volare nell’orbita terrestre più bassa, mentre in seguito potrebbero essere costruiti resort spaziali, con camere con vista mozzafiato sul Pianeta Blu e le stelle e luoghi dove sperimentare la gravità zero. E qui entriamo, davvero, in un film di fantascienza. O no?