Sul Po ritorna il turismo fluviale. E nasce una nuova destinazione

Il corso del Po e i territori che bagna potrebbero trasformarsi in un’unica, nuova destinazione turistica

Fare del Po una grande destinazione del turismo fluviale e sostenibile. Un turismo per ora a carattere nazionale, ma che mostra i numeri per poter crescere ancora. I 445 comuni lungo l’asse del Po che corre dal Piemonte al Veneto nel 2014 hanno totalizzato 2,8 milioni di arrivi, di cui il 74,9% di italiani, e 11 milioni di presenze, quasi tutte italiane (73,7%). E si può fare di più, considerando la capacità ricettiva composta da 4.030 tra alberghi e esercizi extralberghieri per un totale di 107.417 posti letto.

Il Po dunque come protagonsta di un turismo slow, come il ritmo delle sue acque e come simbolo di unione fra le regioni. E per rilanciare il fiume e il suo turismo tornano due appuntamenti, entrambi in Emilia Romagna. Il primo è con Buy Delta del Po, costola della Borsa del turismo regionale Buy Emilia Romagna. Promossa da Ascom Confcommercio Ferrara e la Regione Emilia Romagna, il 12 e il 13 ottobre Buy Delta mette in vetrina nel Parco del Delta del Po l’offerta del turismo enogastronomico della zona puntando molto sul binomio natura-bike. Lo scopo della manifestazione è diffondere il concetto di un Delta unitario sotto l’aspetto turistico, con Ferrara che fa da cerniera tra Veneto ed Emilia Romagna.

Il secondo appuntamento è con la 6a borsa del Turismo fluviale e del Po. Dal 15 al 18 ottobre al Palazzo Ducale di Guastalla, nella bassa reggiana, la borsa torna nella sua sede naturale, dopo averla abbandonata a causa del sisma. L’edizione 2015 coinvolge 22 TO provenienti da tutta Europa, ma anche da Usa e Brasile e quest’anno oltrepassa i suoi confini regionali verso la Lombardia, con l’obiettivo di coinvolgere in futuro anche Piemonte e Veneto.