Trasporto aereo: nel 2016 -12,2% di bagagli persi o danneggiati

    bagagli danneggiati
    Nel 2016 i bagagli persi o danneggiati sono diminuiti del 12,2% rispetto all’anno precedente

    Sono sempre di meno i bagagli persi o danneggiati (tecnicamente, “disguidati”) durante un viaggio in aereo. Per l’esattezza, rispetto al 2015, anno che già aveva segnato un record positivo, il numero è calato del 12,2%, pari a 5,73 bagagli ogni mille viaggiatori. La notizia viene dall’ultimo Sita Baggage Report, che sottolinea come il dato sia ancora più significativo visto che nel 2016 hanno volta 3,77 miliardi di passeggeri, il dato più alto di sempre e che, secondo Iata, è destinato a crescere ulteriormente nel 2017, per arrivare a quota 3,9 miliardi.

    Negli ultimi 10 anni grazie agli investimenti in tecnologia e all’ottimizzazione dei processi da parte di compagnie aeree e aeroporti in tutto il mondo, il loro numero è diminuito del 70%. Un risultato destinato a migliorare ulteriormente nei prossimi mesi. Entro giugno 2018, infatti, le aerolinee aderenti a Iata dovranno adeguarsi a quanto previsto dalla cosiddetta “Risoluzione 753”, che impone che tutti i bagagli siano costantemente tracciati dall’inizio alla fine del viaggio: al check-in, al caricamento in stiva, a ogni trasferimento su volo di altro vettore e all’arrivo, quando il bagaglio è riconsegnato al passeggero.

    “Le irregolarità nella gestione del bagaglio sono un fastidio per i passeggeri e un costo per l’industria del trasporto aereo – ha dichiarato Dave Bakker, presidente Sita Europa -. Nonostante il continuo miglioramento, nel 2016 le operazioni di recupero e restituzione di bagagli sono costate al settore 2,1 miliardi di dollari. Ora l’industria del volo si prepara a un cambio di passo, con l’impegno delle compagnie aeree a tracciare il bagaglio in tutte le fasi del viaggio.

     

    Nel 2016 quasi la metà (47%) delle irregolarità si è registrata durante il trasferimento dei bagagli da un volo all’altro; il 16% è stato originato dal mancato caricamento dei bagagli in stiva; il 15% da errori nel biglietto o per necessità di ulteriori controlli.

    “Per migliorare la gestione dei bagagli, la cooperazione e la collaborazione tra tutta l’industria del trasporto aereo sono fondamentali – ha detto ancora Bakker -. Insieme dobbiamo individuare nuovi modi di lavorare e condividere i dati, così da migliorare l’esperienza del passeggero e fornire agli operatori un supporto nelle operazioni, con una riduzione dei costi derivanti dai bagagli disguidati”.