Il piano 2016 dell’ufficio regionale del turismo della Valle d’Aosta parla chiaro: il portale di prenotazione turistica VDA Booking, creato per fornire un’alternativa allo strapotere delle Ota, non è apprezzato dagli albergatori: nella sua relazione l’ufficio regionale spiega che il numero di strutture aderenti è sceso dalle 420 su 1018 del 2014 a circa 290, anche in seguito a un cambio di gestione del portale. L’altro dato poco confortante è che a novembre scorso di queste strutture ben 118 non hanno dato disponibilità per il periodo dicembre – gennaio. E non per tutto esaurito – spiega Aosta Sera – dato che le stesse strutture erano ben posizionate e disponibili su siti come Booking ed Expedia.

Di conseguenza neanche i visitatori hanno apprezzato più di tanto l’offerta tanto è vero che che il sito bookingvalledaosta.it nel 2015 è stato visitato da oltre 11mila persone ma ha generato appena 19 prenotazioni con un tasso di conversione dello 0,17%. Nel 2013 i visitatori sono stati 41.000 con 142 prenotazioni (0,34%). con un fatturato di 669.000 euro. E’ andata meglio al portale LoveVda.it che nel 2015 è stato visitato da 194mila utenti e ha realizzato 476 prenotazioni con un tasso di conversione dello 0,25%.

I fatturati dei portali sono comunque in netto calo: se nel 2013 avevano generato oltre 650mila euro nel 2014 e nel 2015 non sono arrivati a 400mila. Ed è un dato in controtendenza rispetto agli arrivi turistici che in Val d’Aosta sono in aumento del 15%. Per cui oltre il danno, la beffa: non solo albergatori e turisti preferiscono le Ota, succede anche che alla fine queste ultime contribuiscano a portare più indotto in Regione di quanto non riesca a fare il portale regionale.