Lo scorso 25 luglio la Filcams Cgil ha pubblicato un duro comunicato su Valtur in cui veniva proclamato lo stato di agitazione in tutti i villaggi della società e nella società terze che gestiscono alcune delle attività all’interno dei resorts.

Il punto del contendere, spiega il comunicato, è la gestione di alcuni servizi come pulizie e animazione “tramite società terze, scelte tramite gare che consentivano l’applicazione di contratti nazionali diversi da quello applicato in Valtur”.

Per questo Filcams Cgil, insieme a Fisascat Cisl e Uiltucs, avrebbero chiesto a Valtur un accordo per garantire dei diritti aggiuntivi ai lavoratori delle società esterne e, alla chiusura del confronto da parte di Valtur, proclamato l’inizio della protesta.

Il comunicato, ripreso il 27 luglio da La Stampa, lasciava intendere che lo sciopero fosse già in corso, con ripercussioni negative sulla stagione turistica in pieno svolgimento. In realtà l’annuncio è più un invito alla mobilitazione dei rappresentanti locali nei villaggi che sceglieranno tempi e modi di effettuare un’eventuale azione di protesta ma non c’è ancora una data.

Infatti dopo poche ore è arrivata la smentita di scioperi in corso da parte dell’azienda, che in una nota stampa scrive: “Valtur, insieme alle società 4Fun e Le Club (partner per i servizi di animazione), a seguito della pubblicazione in data odierna di notizie inerenti agitazioni sindacali nei propri resort turistici, informa che non è in corso alcuno sciopero, che tutti i servizi di animazione ed intrattenimento in programma nelle strutture gestite vengono erogati regolarmente e il personale delle rispettive società è normalmente all’opera per garantire la migliore fruibilità delle vacanze per tutti gli ospiti.

Per la migliore gestione dei propri resort, Valtur opera sia con personale proprio che con l’ausilio di collaboratori stagionali, coordinati da società esterne di comprovata expertise per la gestione di alcuni servizi come da prassi consolidata nel settore”.