Venezia, i conventi diventano hotel

Venezia
Da convento a hotel: a Venezia il destino sembra segnato, a causa della crisi delle vocazioni e della crescita inarrestabile della domanda di sistemazioni turistiche

A Venezia i conventi si trasformano in hotel. Come a Sant’Elena, dove il convento e la scuola delle Mantellate è diventato il 4 stelle Best Western Hotel Sant’Elena, o all’Accademia, dove la dependance dell’hotel Belle Arti è stata costruita al posto delle aule dell’istituto Cavanis.

La mancanza di vocazioni è la causa principale di questo processo: quasi tutti i conventi veneziani sembrano destinati a diventare strutture ricettive. Così sta succedendo anche al convento di calle degli Ormesini a Cannaregio. In questo si tratta di “un progetto conservativo di un edificio vincolato”, spiega l’architetto Cesare Feiffer, che lo ha firmato. Si tratta di 200 metri quadrati su tre piani con 15 stanze, fino a pochi giorni fa abitate da tre figlie di San Giuseppe Rivalba, un ordine in città da 128 anni.

Come riporta una notizia del Corriere della Sera questo è il terzo ordine religioso femminile che lascia la città dalla fine dell’estate, dopo le Elisabettine al Lido e le Canossiane a Sant’Alvise

Per i Domenicani di Santi Giovanni e Paolo il pericolo per il momento è scampato, grazie all’arrivo di due nuovi frati. Non si può dire lo stesso per l’asilo delle suore di Maria Bambina a Malamocco, già diventato un albergo. O per il complesso delle Canossiane in piazzale della Chiesa, diventato hotel Ca’ Alberti. O ancora per gli spazi delle Salesiane di fronte alla chiesa degli Alberoni, ceduti all’imprenditore Teodoro Russo che ne ha fatto appartamenti. Stesso destino toccato all’ex asilo La Fontaine, trasformato dagli imprenditori Giovanni e Fabrizio De Col in appartamenti e foresteria. A cui seguirà la costruzione di una piscina olimpica.