Venezia Terminal: +1,7 % di fatturato, ma persi 40 mila passeggeri in Laguna

Venezia Terminal
Nel 2015 Venezia Terminal ha perso 40.000 passeggeri

Venezia Terminal segna una crescita dell’1,7% di fatturato, ma la Laguna perde 40 mila passeggeri.

Venezia Terminal Passeggeri, la società che dal 1997 gestisce il Porto Passeggeri di Venezia, chiude il 2015 con un fatturato di 33.374.000 euro (+1,7% in più sul 2014), e un utile netto di 3.165.000 di euro (+23,49%).

I risultati sono stati raggiunti grazie a un adeguamento delle tariffe motivato dal completamento dell’infrastruttura, con migliorie nella copertura per la consegna bagagli e nella realizzazione della nuova area di sosta. A tutto questo, poi, è stata affiancata un’attività di contenimento dei costi. Da notare che, come riporta l’Ansa, nel 2015 la Laguna ha perso circa 40.000 crocieristi (160.000 dal 2013), in seguito all’introduzione dei limiti di navigazione e alla autolimitazione del tonnellaggio praticata dalle compagnie.

Un situazione che spiega Sandro Trevisanato, presidente di Vtp, “ha generato un maggior numero di toccate salite di 37 unità da parte di navi di minor tonnellaggio, che hanno comportato per Vtp un notevole sforzo organizzativo, con revisione delle procedure operative e un potenziamento sia delle infrastrutture sia dell’operatività delle banchine”. Il Porto Crociere di Venezia ha quindi registrato una sostanziale tenuta, “ma la situazione dovrebbe essere risolta a livello governativo al più presto – aggiunge Trevisanato – perché vietando l’accesso alla maggior parte delle nuove navi Venezia rischierebbe di ospitare quelle meno recenti e tecnologicamente meno avanzate con una progressiva marginalizzazione del terminal lagunare”. E una ricaduta sull’indotto occupazionale ed economico collegato al settore.

Secondo Matteo Zoppa, presidente di Confindustria Venezia, “I risultati raggiunti dalla Vpt sono la prova che il comparto della crocieristica a Venezia resta un asset strategico e importante per l’economia del territorio”. È quindi arrivato il momento di prendere decisioni e Zoppa non ha dubbi: “rimandare significherebbe vanificare un lavoro di anni che ha portato Venezia a diventare il primo Homeport del Mediterraneo”.