Visti turistici per l’Europa, occorre snellire le procedure. L’appello di Federalberghi

Il freno alla crescita del turismo in Europa potrebbe essere anche dovuto ai visti turistici. Il 72% della popolazione mondiale, infatti, necessita di un visto per entrare nel Vecchio Contiente. Gli ostacoli e le lungaggini che ritardano il rilascio dei visti turistici mettono a rischio questo enorme potenziale di crescita. Per ovviare a questi inconvenienti, alcuni Paesi offrono un visto d’ingresso multiplo con validità a lungo termine per i viaggiatori frequenti che hanno dato prova della loro integrità e affidabilità: nonostante esempi positivi, però, molti stati dell’Ue sono restii ad introdurlo. Dal settore si alza perciò un appello: durante il Forum europeo del Turismo in corso a Napoli, il network che riunisce tutte le associazioni che rappresentano le imprese turistiche in Europa ha sollecitato una semplificazione del sistema del rilascio dei visti turistici. “Comprendiamo la necessità di avere un sistema di visti che protegga i nostri cittadini” ha affermato Kent Nyström, Presidente di Hotrec, la Confederazione europea delle imprese alberghiere e della ristorazione “ma abbiamo anche bisogno di un sistema di visti che sia più orientato al cliente”

Federalberghi supporta con forza la richiesta dell’Hotrec e delle altre associazioni europee” ha sottolineato il Presidente Bernabò Bocca, ricordando “l’importanza strategica della materia per un Paese come l’Italia, che si appresta ad ospitare l’Esposizione Universale e che guida la classifica continentale dei clienti extra europei, con 43 milioni di pernottamenti all’anno negli hotel italiani rispetto ai 37 milioni nel Regno Unito, i 31 milioni in Spagna ed i 28 milioni in Francia”.