Lo sciopero nazionale del comparto aereo indetto per giovedì 23 febbraio mette a rischio numerosi voli delle compagnie di linea, ma anche delle low cost. Alla protesta, proclamata dalle sigle sindacali Osr Filt-Cgil/Fit-Cisl/Uilt-Uil/Osr Cub, hanno aderito Alitalia, Ryanair, EasyJet e Meridiana, che si fermeranno per 24 ore: dalle 00:01 alle 23:59 del 23 febbraio. Si prospetta quindi una giornata nera per chi dovrà prendere un aereo. E se il personale di bordo e di terra di Alitalia, Ryanair, EasyJet e Meridiana si fermerà per una giornata intera, le modalità e gli orari della protesta saranno variabili a seconda della compagnia. A incrociare le braccia saranno piloti e assistenti di volo, ma anche addetti alle operazioni di terra, pulizie, carico e scarico, con rischio di disservizi in numerosi scali aeroportuali.
Come stabilito dalla legge, anche nel caso di sciopero di 24 ore verranno rispettati voli e fasce di garanzia. Si legge infatti in una nota che il personale e “l’impresa che eroga il servizio garantiscono l’assistenza a tutti i voli la cui partenza è schedulata negli orari pubblicati nelle fasce orarie 7-10 e 18-21, nonché dei voli internazionali in arrivo entro mezz’ora dalla scadenza delle predette fasce”, oltre a tutti i voli intercontinentali in arrivo, i voli intercontinentali in partenza nella misura del 50% dei voli schedulati negli orari pubblicati da ciascun vettore, e in collegamento monogiornaliero A/R per le isole per vettore.
Gli orari e le modalità di adesione dei vettori allo sciopero nazionale sono indicate in dettaglio nella sezione Scioperi del Ministero dei Trasporti (http://scioperi.mit.gov.it/mit2/public/scioperi). Gli aeroporti interessati allo stop sono quelli di Torino Caselle, Napoli Capodichino, Venezia Tessera, Roma Fiumicino. Durerà tutta la giornata di giovedì 23 febbraio anche lo sciopero del personale Airport Handling di Milano Linate e Milano Malpensa.