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I 5 migliori Borghi dipinti: il nuovo trend delle vacanze di primaveraERT

Nello scorso anno, in Italia si è registrato un aumento dell’incoming turistico, in particolare quello legato all’arte, che ha fatto registrare un incremento dell’8%. A trainare il settore sono stati soprattutto i borghi, un trend che sembra confermarsi anche nel primo trimestre del 2018.

I borghi, infatti, continuano ad essere tra le mete preferite dai viaggiatori anche per le vacanze di primavera, come conferma il portale di viaggi e turismo PaesiOnLine, con oltre 3 milioni di visitatori ogni mese. In questi mesi il portale ha registrato un fortissimo interesse da parte dei suoi utenti verso queste destinazioni, oltre ad un aumento del download delle relative guide.

Analizzando il flusso delle visite, PaesiOnLine ha riscontrato una diffusa preferenza verso i “borghi dipinti”. Si tratta di centri in cui la mano sapiente di artisti e studenti delle Accademie di Belle Arti da tutto il mondo, saputo trasformare angoli grigi e mura incrostate in vere e proprie tele artistiche, da scoprire passeggiando tra case, monumenti e palazzi apparentemente anonimi.

Analizzando interessi e curiosità dei viaggiatori che compongono la sua community, PaesiOnLine ha, quindi, delineato una top 5 dei borghi dipinti più belli d’Italia.

Dozza

Partiamo da Dozza, un piccolo angolo d’artista che si trova lungo le colline bolognesi. Qui la passione per i murales ha radici antiche: dal 1965 si tiene infatti la Biennale del Muro Dipinto che, per tutti i weekend di settembre, raccoglie artisti provenienti dai quattro angoli del globo. In oltre mezzo secolo, il borgo medievale si è colorato con illustrazioni del passato, immagini di draghi e fate, paesaggi e visioni astratte, rendendo questo paese – fino ad allora nascosto all’ombra della Dotta – una meta da scoprire.

Diamante

Dal nord al sud, ci spostiamo a Diamante, angolo del cosentino affacciato sul mare. Qui la tradizione dei murales ha origine invece nel 1981, e in oltre un trentennio il borgo calabrese si è arricchito di oltre 150 opere, realizzate da artisti italiani e non solo, che si uniscono alle testimonianze su Diamante provenienti dai grandi nomi della letteratura italiana, come ad esempio Gabriele D’Annunzio.

Rocca di Papa

Diamante è legata dal 2012, con un gemellaggio culturale, a Rocca di Papa, borgo inserito nel novero dei Castelli Romani, la meta prediletta dei capitolini per la gita fuori porta. Anche qui, sulle pendici del Vulcano Laziale, la passione per i murales ha origine negli anni Ottanta grazie alla caparbietà di alcuni artisti locali che, coadiuvati da ospiti italiani e internazionali (compreso l’artista giapponese Isao Nunome), hanno realizzato un vero e proprio percorso tra i vicoli che si ispira ai magnifici panorami rocchigiani.

Matelica

Restando nelle regioni del centro Italia, nelle Marche Braccano, frazione di Matelica, è un vero trionfo di colore immerso nel verde, la cui bellezza è riuscita a superare indenne anche i forti eventi sismici che hanno interessato l’area. Il borgo si trova sul versante occidentale del Monte San Vicino, e ogni suo angolo, dalle case, ai muretti, fino ai fienili, è impreziosito dai murales realizzati dagli studenti dell’Accademia di Brera e di Macerata, con la partecipazione di artisti provenienti da tutto il mondo.

Orgosolo

Infine, dal Lazio ci spostiamo in Sardegna, arriviamo così ad Orgosolo, dove i murales hanno sin da subito avuto una forte connotazione politica. Le opere murarie, infatti, nascono nel 1969, in piena rivoluzione culturale, come messaggi sociali e culturali: tra immagini dei leader sovietici e messaggi che inneggiano alla pace, passeggiare per questo paese della Barbagia significa ripercorrere i momenti più importanti della storia italiana ed internazionale.