Dalle indagini condotte nel 2015 dall’Osservatorio Innovazione Digitale nel Turismo del Politecnico di Milano arrivano un po’ di dati interessanti. Li illustra su agendadigitale.eu la ricercatrice dell’Osservatorio Eleonora Lorenzini.
Le ricerche condotte nel corso dell’anno hanno evidenziato la crescente diffusione di strumenti digitali nelle destinazioni turistiche, ma un approccio non sempre corretto nel loro utilizzo.
In particolare il 77% delle strutture ricettive dichiara che gli enti locali della destinazione in cui operano hanno sviluppato siti/portali di informazione sulla località e il 65% è presente su di essi, mentre siti di prenotazione e acquisto di servizi turistici sono disponibili nel 53% dei casi ma solo il 35% vi aderisce.
Da una prima analisi emerge anche che l’impatto della presenza su questi siti territoriali risulta positivo: una struttura presente nel portale di informazione della destinazione ha una percentuale di prenotazioni dirette di 5 punti percentuali maggiore rispetto a strutture non presenti (45% vs 40%) e di 4 punti nel caso di presenza su portali di prenotazione territoriali. Un dato molto particolare: i portali locali di informazione turistica sembrano più efficaci di quelli di ecommerce puro, in pratica la vittoria del content marketing, anche se di misura.
Dalle indagini dell’osservatorio emerge inoltre che i siti web della località ricontattano post-viaggio il turista che li ha utilizzati solo in meno di un terzo dei casi. I risultati dovrebbero però spingere a utilizzare di più questa leva: la stessa analisi sul turista digitale evidenzia, infatti, che, quando i turisti sono contattati da siti web della località per condividere l’esperienza, un utente su due la condivide sui social network e, quando sono contattati per proporre un nuovo acquisto, uno su tre compra.