In Grecia è arrivata l’ora di mettere mano alle privatizzazioni concordate con la Troika europea e si parte dagli aeroporti. Il Governo di Alexis Tsipras ha ceduto infatti ai tedeschi di Fraport per 1,2 miliardi la gestione di 14 aeroporti regionali del paese: tre sono nella Grecia continentale ad Aktio-Vonitsa, Kavala, Salonicco, mentre gli altri 11 sono quelli delle isole di Corfù, Chania, Cefalonia, Kos, Mitilene, Myconos, Rodi, Samos, Santorini, Skiathos e Zante. Fraport, che già gestisce l’aeroporto di Francoforte, è partecipata al 31% dallo Stato dell’Assia, pagherà un canone annuo di 23 milioni e si è impegnata a investire 330 milioni per rinnovare le strutture greche entro il 2020.
Nei 14 aeroporti regionali ceduti alla nuova proprietà tedesca, nel corso del 2014 sono transitati 22 milioni di turisti, con una previsione di crescita nel 2015 fino a 23 milioni. Circa il 77 per cento degli arrivi provengono dall’estero. La joint venture ha fatto sapere in un comunicato stampa che assumerà le operazioni degli aeroporti nell’autunno del 2016, quando avrà pagato la somma concordata e dopo aver pianificato l’investimento per la ristrutturazione degli impianti.
Ora l’attenzione si sposta su un’altra grande privatizzazione, quella del Porto del Pireo che il 21 dicembre si contenderanno la cinese Cosco e la danese A.P. Moeller Maersk.