La classifica della qualità della vita del Sole 24 Ore vede Bolzano al top, Milano in seconda posizione e Roma in retrocessione. Almeno per quanto riguarda la vincitrice, la notizia non è una notizia, visto che il capoluogo altoatesino si riconferma per la quinta volta in 26 anni di ricerca come città in cui si vive meglio.
Molti i suoi punti di forza: nelle prime due macroaree delle 6 considerate dalla ricerca (Tenore di vita, Affari e lavoro, Servizi/Ambiente/Salute, Ordine pubblico, Popolazione, Tempo libero) eccelle nel tasso di occupazione con il 71%, contro una media del 56%, e nei consumi (2.660 euro per famiglia, 700 in più della media). Buoni risultati anche in Popolazione e nel Tempo libero, dove è la prima per presenze agli spettacoli, nella top ten per gli sport e per la spesa dei turisti stranieri.
Quanto al 2° posto di Milano (8° nel 2014) si tratta di un risultato guadagnato soprattutto grazie agli indicatori del benessere (pensioni, Pil) e dei servizi e delle opportunità di svago. Roma, l’eterna rivale, quest’anno scende al 16° posto, arretrando di quattro posizioni rispetto al 2014.
In generale la top ten è occupata dai centri del nord e del centro Italia di piccole o medie dimensioni, spesso situate lungo l’arco alpino (come Bolzano, Trento, Sondrio, Cuneo, Aosta). Tra le Regioni più rappresentate in top ten, oltre a Trentino e Lombardia, anche la Toscana, con Firenze, che sale al 4° posto dal 16° del 2014, e Siena (9a, come nel 2014).
La parte finale della ‘pagella’ è occupata dal Mezzogiorno, con Reggio Calabria all’ultimo gradino, Vibo Valentia al penultimo e, al di là dello Stretto, Messina (104a).