Lo sciopero dei controllori di volo in Francia, indetto a sorpresa dalle 19.00 del 25 gennaio fino alle 6.00 di mercoledì 27 gennaio sta causando non pochi disagi in tutta Europa.
Per questo motivo Ryanair ha fatto appello al Governo francese e alla Commissione Europea affinché prendano misure immediate per impedire che migliaia di consumatori in Europa vedano i propri programmi di viaggio o le proprie vacanze interrotte o cancellate.
Lo sciopero di questi giorni è infatti il 40esimo indetto dai controllori del traffico aereo in Francia dal 2009 ad oggi.
Ryanair ha inoltre lanciato la petizione online per “Mantenere Aperti i Cieli d’Europa“, disponibile sul sito http://www.keepeuropeskiesopen.com, invitando tutti i cittadini europei a firmarla e proponendo due soluzioni per risolvere il problema.
La prima è quella di rimuovere il diritto di sciopero per i sindacati dei Controllori del Traffico Aereo Europei, nello stesso modo in cui alle varie forze di polizia e militari d’Europa non è consentito scioperare. Ryanair cita a modello quello degli Stati Uniti dove ai sindacati dei Controllori di Volo è proibito per legge di scioperare.
La soluzione alternativa è quella di permettere agli altri Controllori del Traffico Aereo europei di gestire i voli sullo spazio aereo francese durante gli scioperi, il che minimizzerebbe le cancellazioni e i disservizi per i consumatori europei in Spagna, Italia, Germania e Regno Unito che più degli altri hanno bisogno di attraversare lo spazio aereo francese per i propri voli.
Quando questa petizione estesa a tutta l’Unione Europea otterrà 1 milione di firme, Ryanair intende presentarla a Bruxelles per invitare la Commissione e il Parlamento dell’UE a prendere provvedimenti.
Kenny Jacobs di Ryanair ha dichiarato: “E’ vergognoso che i consumatori europei vedano ripetutamente interrotti o cancellati i propri piani di viaggio e vacanze dalle azioni egoistiche dei sindacati dei Controllori del Traffico Aereo, i quali usano gli scioperi come prima arma piuttosto che come ultima risorsa. È tempo che il Governo francese, la Commissione e il Parlamento Europeo prendano misure per impedire che le famiglie e i normali viaggiatori europei vedano le loro sudate vacanze o i propri programmi di viaggio regolarmente interrotti da questi sindacati che chiudono i cieli sopra l’Europa. Se l’Unione Europea non vorrà ascoltare le compagnie aeree, forse ascolterà i cittadini europei.”