Musei virtuali: entrano in Google Art Project anche il Maxxi e Ma*Ga

In Google Art Project sono state già archiviate 41 collezioni italiane, tra cui quella del Maxxi

Il Maxxi di Roma e il Ma*Ga di Gallarate (VA) sono entrati nel Google Art Project, iniziativa punta alla realizzazione di un grande archivio on line, a cui accedere a tutte le ore del giorno e della notte, dai quattro angoli del globo. Un bel passo avanti per chi – e sono tanti – vorrebbe vedere quadri e installazioni, ma poi si fa vincere dalla pigrizia e dalle difficoltà organizzative.

Ultimi arrivati in Google Art Project, il Maxxi e il Ma*Ga entrano a far parte di una famiglia che conta in Italia già 41 collezioni archiviate, di cui 24 con visita virtuale integrata. Decisamente un record, visto che il nostro Paese è secondo solo agli States, dove in totale i musei archiviati sono 79.

Il Google Art Project è stato lanciato all’inizio del 2011 da Mountain View come parte del più ampio Cultural Institute, che raccoglie anche visite virtuali ad alcuni siti Unesco (ci sono anche Stonehenge e Pompei), e si basa sulla stessa tecnologia già applicata per Google Maps. Utilizzando i comandi della street view gli utenti possono “visitare” le sale, soffermandosi sulle opere che preferiscono.