E’ giunto a 34 morti e 230 feriti il bilancio dell’attentato terroristico che ha colpito l’aeroporto e la metropolitana di Bruxelles il 22 marzo. Alle 8:00 due deflagrazioni distinte hanno gettato nel panico l’aeroporto internazionale Zaventen di Bruxelles e causato 14 morti, entrambe dovute ad attacchi kamikaze. Una prima rivendicazione della strage è arrivata dall’Isis tramite l’Amaq News Agency; confermata dunque l’ipotesi di un collegamento con l’arresto avvenuto in Belgio di Salah Abdeslam, il principale ricercato per gli attentati di Parigi del 13 novembre scorso.
Lo scalo belga, che ha subito ingenti danni, è stato chiuso ed evacuato mentre sono stati interrotti tutti i collegamenti ferroviari. Le esplosioni sono avvenute nella hall delle partenze, nella zona di imbarco dei passeggeri del terminal A, tra i banchi di American Airlines e Brussels Airlines. Gli artificieri hanno anche rinvenuto un terzo ordigno, inesploso.
Alle 9.15 si è invece verificata un’ulteriore esplosione nella stazione metro di Maalbek, vicino alla sede della Commissione Ue, che ha causato almeno 20 morti. A Bruxelles chiuse quindi anche tutte le stazioni della metropolitana e città sostanzialmente bloccata.
Con l’aeroporto chiuso almeno fino alle 6:00 di giovedì 24 le compagnie aeree hanno dovuto cancellare i voli o riorganizzarli: Alitalia ha scelto la prima ipotesi facendo anche rientrare a Linate il volo Az148 già in volo, mentre Ryanair ha dirottato gli arrivi sull’aeroporto di Bruxelles Charleroi. Previste riprotezioni senza penali per chi ha visto il proprio volo cancellato. Misure di precauzione anche sui treni, soppressi tutti quelli con destinazione Bruxelles di Eurostar e Thalys, e sulla centrale nucleare di Liegi, evacuata.
La Farnesina, tramite il sito Viaggiare Sicuri, raccomanda di rimanere temporaneamente nelle proprie abitazioni / hotel e, in caso di emergenza, contattare l’Ambasciata Italiana ai n. 003226433850, 003225431550, cell 0032477278680 o l’unità di Crisi della Farnesina al n. 0039 06 36225
“Temevamo un attacco ed è successo – ha speigato il primo ministro belga Charles Michel in conferenza stampa in cui ha confermato tre giorni di lutto nazionale – Siamo totalmente determinati a gestire questa situazione nella maniera più adeguata possibile ma ci troviamo di fronte ad una prova difficile, dobbiamo essere uniti e solidali”.