Il passaporto? Nel futuro sarà paperless e verrà trasferito sullo smartphone, con l’obiettivo principale di aumentarne la sicurezza. Lo propone De La Rue, il colosso britannico specializzato appunto nel settore sicurezza e impegnato nello sviluppo di una tecnologia in grado di digitalizzare i passaporti, un po’ come già accade con le carte d’imbarco. Come riporta La Repubblica, dopo gli attentati di Bruxelles ci sarebbero in circolazione circa 250mila passaporti siriani o iracheni falsi, trafugati o contraffatti, e il passaporto digitale dovrebbe diminuire questi rischi. A oggi però restano diversi ostacoli per trasformare il passaporto sullo smartphone in una realtà più sicura, visibile in ogni scalo, e soprattutto accettata dalle autorità globali.
Per ora si tratta di un concept ai primi livelli d’implementazione, che tuttavia potrebbe trovare il suo posto negli standard che gli aeroporti internazionali, e non solo, dovranno mettere in pratica nei prossimi anni. Ma non c’è solo la De La Rue in corsa. Il governo australiano l’anno scorso ha annunciato una tecnologia in cloud in grado di memorizzare le informazioni dei viaggiatori in modo da poterle acquisire digitalmente con più facilità in ogni posto di controllo, e anche la società tedesca Modi, produttrice dei varchi automatizzati negli aeroporti di Sofia, Bruxelles e Vienna, starebbe lavorando a un paperless passport. A quanto pare, il futuro del passaporto cartaceo sembra segnato: non ci resta che aspettare.