Ecco come giudicano l’Italia i turisti stranieri

Turisti in Italia
Turisti in Italia

Come ci vedono i turisti dei diversi Paesi? Dal report Mobilità, accoglienza, cultura e fascino. Il nostro Paese visto con gli occhi degli altri, realizzato da Nielsen per Confimprese, l’associazione che raggruppa gli operatori del Retail, risulta che il turismo è un ‘giacimento’ che l’Italia potrebbe sfruttare meglio. Come riferisce Il Sole 24 Ore, il voto più alto è quello dei turisti russi e americani, mentre i più severi sono i giapponesi. Nel mezzo ci sono tedeschi, inglesi, cinesi e francesi. Tutti comunque tornerebbero a trascorrere le loro vacanze in Italia, e le raccomanderebbero ad amici e parenti.

Come riferisce nel dettaglio Il Sole 24 ore, il report presenta le opinioni di un campione di turisti (500 per ognuno dei 7 Paesi di provenienza) che tra il 2014 e il 2015 hanno trascorso le vacanze in Italia. Generalmente il ‘pacchetto turistico’ prevede Roma o Milano, Venezia e Firenze, ma è la Toscana la regione che riesce a fare l’en plein per le località minori visitate. Al 2° posto si piazza la Campania, grazie alle sue isole (Ischia e Capri) e i tesori della costiera amalfitana. Seguono il lago di Garda, Como e il Maggiore, il Veneto con Cortina, la riviera romagnola, la Sicilia e Liguria. Dal report emergono chiari i punti deboli della nostra offerta turistica: un turista straniero su 5 storce il naso di fronte ai tempi di riconsegna dei bagagli in aeroporto, la coda al controllo passaporti, la pulizia dei servizi igienici. E 1/3 di chi ha usato l’auto per muoversi lungo lo Stivale si lamenta dei costi del carburante e del pedaggio, mentre il giudizio è positivo per chiarezza della segnaletica e scorrevolezza del traffico. Uno su 5 poi si lamenta del rapporto qualità/prezzo dell’hotel e della mancanza del wi-fi gratuito.
Fra i punti positivi c’è la ristorazione: se alla voce vitto la scelta ricade tra ristoranti (73%) e pizzerie, più della metà del campione è molto soddisfatto delle scelte e della qualità delle portate. Anche se a volte (24%) i prezzi sono considerati alti.