I turisti stranieri promuovono l’Italia: il 95% di loro è soddisfatto del percorso esperienziale fatto durante il soggiorno in Italia. Quasi la totalità degli intervistati dalla ricerca Mobilità, accoglienza, cultura e fascino. Il nostro Paese visto con gli occhi degli altri, commissionata da Confimprese, tornerebbe a visitare il nostro Paese e lo raccomanderebbe a parenti e amici, tanto che il 30% ha già visitato l’Italia, e il 65% ha organizzato e prenotato il viaggio su Internet.
Del Belpaese piace l’arte, il cibo, la moda, i musei e lo shopping. Non manca qualche giudizio critico, perlopiù da francesi e giapponesi, su trasporti, infrastrutture, costo dei servizi, soprattutto della rete autostradale, e dei biglietti dei treni regionali (e relativa puntualità). Ma anche pulizia dei servizi igienici nei punti di ristoro. Giudizio molto positivo invece sull’Alta velocità. Ma chi spende di più? Gli americani, con un budget di 265 euro al giorno, insieme ai cinesi (328 euro), seguiti da giapponesi (180 euro), russi (118 euro), tedeschi (100 euro), inglesi (97 euro) e francesi (84 euro).
Dei turisti provenienti dai 7 Paesi monitorati (Francia, Inghilterra, Germania, Russia, Cina, Giappone, Usa) l’88% è venuto in Italia per vacanza, con Roma (in pole position), Venezia, Firenze, Milano, Napoli le mete naturali per l’83% del totale. Apprezzati però anche il mare, la montagna e i laghi, con la Toscana in testa per località minori visitate sia sulla costa che all’interno. Gli stranieri si concentrano quindi ancora sulle nostre città d’arte e i luoghi di villeggiatura, ma “È necessario – commenta Mario Resca, presidente Confimprese – predisporre un piano strategico organico che comunichi il nostro Paese nella sua interezza”, e promuovere un turismo più diffuso e sostenibile che raggiunga più capillarmente il territorio.
Ed è proprio sul Piano strategico per il turismo che sta lavorando il Mibact, con gli Stati generali di Pietrarsa appena conclusi. “Se pubblico e privato insieme, facendo ognuno la propria parte, investono sul turismo e sul legame con la cultura – sottolinea Dario Franceschini, ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo – questo diventerà davvero un settore trainante della crescita economica e dell’occupazione nei prossimi anni”.