Fs migliora i conti e sogna la Società delle reti, che nascerebbe dalla fusione con Anas

Renato Mazzoncini
Renato Mazzoncini. Foto Youtube

Fs chiude l’esercizio 2015 con un utile netto di 464 milioni di euro, + 53,1% rispetto al 2014, e ora sogna la Società delle reti, che nascerebbe dalla fusione con Anas. I ricavi operativi, rende noto Renato Mazzoncini, ad del Gruppo, sono aumentati del 2,3% a 8,6 miliardi di euro. Qest’anno poi Fs conta di aumentare gli investimenti a 6 miliardi di euro, dopo i 5,5 miliardi del 2015 (+29% rispetto al 2014). E per la fusione con l’Anas, definita da Mazzoncini “un’ipotesi suggestiva e interessante”, alla luce “delle evidenti sinergie che si possono venire a creare dall’unione delle due società si stanno svolgendo delle verifiche”. Il progetto di realizzare una grande società di reti infrastrutturali, mettendo insieme Anas e Rfi secondo Mazzoncini è ipotizzabile anche se, sottolinea l’ad, deve essere “assolutamente dentro la holding.

Il secondo punto in agenda riguarda la possibilità di sbarcare a Piazza Affari, ipotesi da considerare solo se garantisce adeguati livelli di redditività. Infine, come riporta Milano Finanza, il numero uno di Fs si è concentrato sulla definizione del nuovo piano industriale delle Ferrovie dello Stato, “un piano di discontinuità” che dovrebbe “prendere vita durante l’estate” e richiede alcuni approfondimenti. Primo fra tutti la partecipazione alla gara per la rete ferroviaria greca, operazione per la quale il gruppo italiano ha espresso un particolare interesse.

Nuove prospettive derivano anche dall’interesse per l’Atac, la società che fornisce il servizio di trasporto pubblico a Roma. Che però, secondo il presidente, Gioia Ghezzi, “va vista in un contesto di crescita del gruppo, non come una mossa tattica, ma strategica”.