Il Nepal ritorna sul mercato internazionale (un ritorno anche avallato dal Foreign Office britannico e dal Dipartimento di Stato USA, che hanno tolto lo sconsiglio) e annuncia una serie di novità nell’accoglienza, a partire dallo sbarco all’aeroporto di Tribhuvan di Kathmandu, dove con il sostegno del Ministero dell’Informazione e della Comunicazione gli ospiti ricevono una sim card pre-attivata e una selfie card I am in Nepal now, con una lista di contatti utili da utilizzare.
Conferma la ripresa anche il crescente aumento delle prenotazioni alberghiere che attualmente registrano un 50% di camere occupate. Dal 2011, però, gli hotel non rappresentano l’unica possibilità per i turisti e oggi le case private autorizzate ad operare come Homestay sono 145. Novità anche nel campo dei trasporti: da una joint venture nepalese-cinese nasce la nuova compagnia aerea Himalaya Airlines, dotata di Airbus 320 e 319 che ha già programmato di acquistarne 15 nel prossimo futuro. È la 6° compagnia aerea a operare sulla tratta da/per Delhi e si va ad aggiungere alle 27 (3 delle quali nepalesi) già operanti nel Paese. La prossima destinazione a entrare in rete sarà Doha.
Sempre in merito ai trasporti aerei, su richiesta del Governo del Nepal, la banca cinese China Exim Bank si è dichiarata disponibile a finanziare la costruzione di un terzo aeroporto internazionale a 3 km da Pokhara e che potrà essere utilizzato da aerei di medio raggio (A320).
Buone notizie in arrivo anche per i trekker, che possono nuovamente percorrere il tratto da Myagdi a Mukhit (Mustang) lungo le sponde del fiume Kali Gandaki, evitando così il vecchio sentiero Beni – Jomson ormai trasformato in via carrozzabile.
L’apertura di questa via alternativa ha richiesto 5 anni di lavori ed è stata realizzata dall’Annapurna Conservation Area con il contributo di imprenditori locali.
In Italia il Nepal comunica affidandosi all’agenzia torinese Open Mind Consulting, che ha supportato l’Ente anche in occasione dell’ultima Bit.