Italia paradiso degli yacht: un piano per far crescere il turismo di lusso

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L’Italia è leader nella costruzione di mega yacht e attracco ideale per viaggia in mare all’insegna del lusso

L’Italia è il paradiso degli yacht, e a un piano per far crescere il turismo nautico di lusso ci pensa Federagenti, la Federazione degli agenti marittimi, che a Porto Cervo in Sardegna ha lanciato la sfida nell’ambito del 2° Forum del lusso possibile. Il piano elaborato per attirare i super ricchi su yacht si sviluppa su 3 step: primo, far conoscere il nostro patrimonio naturale e artistico; secondo, proporre visite super pagate in orari non convenzionali; terzo, coinvolgere grandi nomi della finanza, magnati russi o emiri, in operazioni di sponsorizzazione e supporto.

“Turismo, cultura e arte sono la nostra arma vincente – commenta Giovanni Gasparini, presidente della sezione Yacht di Federagenti -. Tesori, oltre quelli che tutti conoscono, ne abbiamo tantissimi, spesso sono nascosti: possiamo giocarci questa carta”.

Il piano di Federagenti è supportato dai numeri. Nel 2015 sono state 6600 le soste nei porti italiani e in Italia l’industria mondiale degli yacht contribuisce per 2,5 miliardi al PIl dell’industria del lusso, con 13.000 occupati diretti. Un maxi yacht dai 30 ai 60 metri, riporta Ansa, spende 2,3 milioni all’anno, e questa spesa balza a 6,7 milioni per le imbarcazioni di lusso sopra gli 80 metri.

Il numero dei super-ricchi sta crescendo in Europa e l’Italia che è leader nella costruzione dei mega yacht (il 42% negli ordini mondiali) è in condizione di sfruttare la crescita di questo mercato, che prevede 5.973 barche nel 2030 contro le 5.113 di oggi. Barche da capogiro di cui il 56% ambisce a stazionare nel Mediterraneo durante l’inverno, e il 70% naviga nel Mediterraneo in estate. E l’Italia è la penisola d’attracco ideale.