La Sardegna dà il via al monitoraggio della zanzara tigre nei porti e aeroporti per contrastare il virus Zika. Per impedire l’ingresso del virus nell’Isola scende in campo l’Istituto zooprofilattico sperimentale della Sardegna (Izs), che insieme all’Autorità sanitaria di frontiera per il Nord dell’isola, ha pianificato un’azione di monitoraggio, prevenzione e controllo nelle aree di frontiera. E negli aeroporti di Alghero e di Olbia, e nei porti di Porto Torres, Santa Teresa Gallura e Olbia Izs ha installato alcune trappole entomologiche con l’obiettivo di catturare l’insetto vettore e, attraverso test di analisi biomolecolare, verificare la presenza del virus nella zanzara.Inoltre, insieme al Servizio entomologico, e in collaborazione con il laboratorio di Virologia, sono state piazzate 12 trappole entomologiche sul territorio tra Cagliari, Oristano, Tortolì, Nuoro, Olbia, Sassari e Alghero. Ed è in corso anche l’estensione dell’attività ai porti e aeroporti del Sud dell’Isola.
Il monitoraggio durerà da maggio a ottobre. E poi si valuterà, in base ai risultati ottenuti, la modalità di prosecuzione del lavoro intrapreso. “L’intento è verificare costantemente, soprattutto nei mesi di massima diffusione, la presenza, la distribuzione e l’abbondanza stagionale dell’insetto”, spiega Giuseppe Satta, responsabile del Servizio entomologico dell’Izs.
Il virus Zika, che al momento prolifera nel Sud e Centroamerica, è trasmesso dalla zanzara Aedes aegypti, la cui presenza di fatto non è mai stata segnalata in Sardegna. Tuttavia sull’Isola è presente la zanzara tigre (Aedes albopictus), una specie con caratteristiche simili ritenuta anch’essa potenziale vettore del virus Zika.