Gli aeroporti USA sono sicuri? Non del tutto, a quanto pare. Colpa dei sistemi informatici della Transportation security administration (Tsa), l’agenzia USA che si occupa dei controlli di sicurezza dei mezzi di trasporto statunitensi. O meglio, della loro gestione non corretta. Secondo l’IT Management Challenges Continue in TSA’s Security Technology Integrated Program, un report del Department of Homeland Security (Dhs), esistono “falle” nella sicurezza di alcuni aeroporti statunitensi (Chicago, Atlanta e San Francisco) dovute principalmente a software che presentano vulnerabilità, stanze dei server surriscaldate, computer che fanno uso di software non supportati. Così come mancherebbero difese fisiche adeguate per evitare potenziali accessi ai sistemi informatici.
A quanto riporta Askanews, la Tsa non avrebbe seguito le linee guida emesse dal Dhs ai fini dell’utilizzo dei sistemi, che inoltre gestiscono anche i dati provenienti da dispositivi per la rilevazione di esplosivi, raggi x e altre apparecchiature diagnostiche. Nel report si legge che “non conformandosi a queste direttive si aumenta il rischio che gli apparecchi di controllo dei bagagli non operino come dovuto, provocando perdite potenziali di confidenzialità, integrità e disponibilità dei programmi di screening degli esplosivi, dei passeggeri e dei bagagli della Tsa”. Il report conclude con alcune (semplici) raccomandazioni, tra cui non fare ricorso a server che presentano bug noti, e procedere agli aggiornamenti al momento adeguato. E la Tsa, precisa in conclusione l’analisi, si è già attivata al fine di risolvere questi problemi.