Skipass Panorama Turismo registra per l’inverno scorso un calo del 21% per le vacanze sulla neve, ma l’appeal delle vacanze sulla neve rimane saldo e costante. Le condizioni meteo, secondo l’osservatorio del turismo montano promosso da ModenaFiere e realizzato dalla società di marketing turistico Jfc, hanno inciso negativamente sull’andamento della stagione invernale 2015-2016, che si è chiusa con una riduzione del risultato aziendale pari al -21,1%, sia in termini di presenze sia di fatturato. Negativo soprattutto l’andamento di dicembre 2015 e gennaio 2016, mesi nei quali si concentra il 49,3% delle presenze complessive degli italiani in montagna e il 33,6% delle presenze straniere.
Ma nonostante la mancanza di precipitazioni nevose per i primi due mesi di stagione, la drastica riduzione degli arrivi dal mercato russo, l’allarme terroristico e una ripresa interna più lenta del previsto, non si può dire che la stagione invernale 2015-2016 sia stata del tutto negativa. A fine stagione, infatti, alcune destinazioni segnano incrementi di presenze.
“Il primo risultato che emerge – spiega Massimo Feruzzi, amministratore unico di Jfc – è quello di un settore che continua a generare appeal: quando le cime si imbiancano e l’ambiente assume il fascino tipico della montagna invernale, la tendenza dei primi mesi di stagione si inverte e si proietta in un fine stagione esaltante”.
Una ventata di ottimismo, dunque, sebbene la stagione invernale 2015/2016 per il comparto del ‘sistema neve italiano’, che comprende settore ricettivo, ristorativo, impianti e scuole di sci, servizi di noleggio, commercio, divertimento e leisure, si sia chiusa con un decremento delle presenze pari al -5,1% e una diminuzione del fatturato del -5,7% rispetto ai dati dello scorso anno.
Nell’inverno 2015/2016, riferisce Adnkronos, il comparto ha perso infatti una quota economica pari a 576 milioni di euro, riportando il fatturato del settore a 9 miliardi 527 milioni di euro.