Mibact ed Enea hanno firmato il protocollo che potrebbe consentire di risparmiare fino al 30% dei consumi in 5.000 luoghi della cultura italiani, tra musei, aree archeologiche e palazzi storici. Come riporta Adnkronos, l’accordo avrà durata triennale e permetterà di avviare progetti di valutazione dell’impronta energetica e di individuare le manovre necessarie per aumentare l’efficienza. “L’accordo siglato con il Mibact – sottolinea Federico Testa, presidente dell’Enea- apre a ricerca e innovazione la tutela del patrimonio culturale italiano, che avrà così a disposizione centri di ricerca altamente qualificati, personale esperto, laboratori, infrastrutture e strumentazioni all’avanguardia. In particolare, collaboreremo per ottimizzare i consumi energetici di musei e palazzi storici come stiamo già facendo a Roma per Palazzo Montecitorio. Questo permetterà di liberare risorse economiche da reinvestire nella valorizzazione dei beni culturali“.
Ma a quanto ammonta la bolletta dell’energia? Il complesso dei musei nazionali paga 250 milioni di euro all’anno, con consumi in crescita rispetto agli anni ’80 del 50%. Secondo le stime di Enea, gli interventi di efficientamento potrebbero tagliare i consumi per la climatizzazione del 30% e quelli per l’illuminazione del 40%.