Lo dice il XX Rapporto sul Turismo Italiano: in dieci anni i viaggiatori dall’estero sono cresciuti del 32,3%. Secondo lo studio curato dall‘Iriss (Istituto di Ricerca su Innovazione e Servizi per lo Sviluppo) del Cnr, con la collaborazione di Istat, Ciset, Unioncamere e il patrocinio del Mibact, il settore continua a svolgere un ruolo trainante nell’economia italiana, con un’incidenza sul Pil dell’11,8%. Il trend di sviluppo sul mercato internazionale, che nel 2015 ha registrato 1.113 milioni di arrivi, e la ripresa del mercato domestico (194 milioni di arrivi, +1,8% nel 2015) confermano che il turismo rappresenta un’occasione per lo sviluppo del Paese e, in particolare, per il Mezzogiorno. Dal settore arriva anche un segnale di ripresa, che porta il numero complessivo di presenze, straniere e italiane, a più di 384 milioni, che corrispondono a oltre 109 milioni di arrivi. Numeri, questi, che pongono l’Italia ai vertici della classifica delle destinazioni più ricercate, anche se probabilmente si tratta di dati sottostimati. “Esiste, infatti, una quota di ‘turismo sommerso’, legato a movimenti che sfuggono alle rilevazioni statistiche ufficiali, in quanto il pernottamento non avviene in strutture ricettive ma in seconde case, presso parenti o amici o in altri appartamenti privati”, dichiara Alfonso Morvillo, direttore dell’Iriss-Cnr. Una realtà di cui si parla poco ed è tutt’altro che marginale: si stima infatti che “il numero di presenze turistiche, comprensivo anche di queste casistiche, potrebbe essere di oltre un miliardo“, aggiunge Morvillo.
Gli stranieri più presenti nelle destinazioni italiane sono i tedeschi (28,1% nel 2014), seguiti da francesi, statunitensi e britannici, tutti con dati intorno al 6,4%. L’incidenza dei visitatori in arrivo da questi Paesi tende però a diminuire, in quanto è passata in un decennio dal 53,9% al 47,3%, anche per l’avvento di nuovi mercati, come la Russia (passata nello stesso periodo dall’1,2% al 3,7%), la Polonia (dall’1,3% al 2,3%) o la Cina (dal 0,9% all’1,9%). Colpisce poi che le due regioni più dinamiche rispetto al mercato turistico internazionale siano Puglia e Basilicata, dove le presenze di turisti stranieri sono aumentate, rispettivamente, del 54,7% e del 35,9% nel quinquennio 2009-14.